Greco e latino non sono “lingue morte”,ma soltanto oltraggiate da ignoranti “riformatori”, perciò deformiamo l’italiano
Ho avuto la fortuna, in anni purtroppo ormai lontani, di “frequentare” le cosiddette “lingue morte”. Nel collegio benedettino della Badia di Cava de’ Tirreni. Certo, non ero lieto, dedicandomi a quegli studi sapendo di dover subire interrogazioni durissime. E pertanto