La Giornata internazionale della donna (o Giornata internazionale dei diritti delle donne) è una ricorrenza internazionale che si celebra l’8 Marzo di ogni anno e sottolinea l’importanza della lotta per i diritti delle donne, in particolare per la loro emancipazione , ricordando le conquiste sociali, economiche e politiche e portando l’attenzione su questioni come l’uguaglianza di genere ,le discriminazioni e combattere le violenze contro le donne. La Festa della donna ha origine dai movimenti femminili politici di rivendicazione dei diritti delle donne di inizio Novecento. Per alcuni anni la giornata delle donne è stata celebrata in giorni diversi nei vari Paesi del mondo, mentre l’8 marzo divenne la data più diffusa in seguito alla Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste del 1921 e alla decisione, presa in quella sede, di istituire la Giornata internazionale dell’operaia, a causa di leggende sviluppatesi nel corso degli anni, secondo cui la festa della donna, sarebbe stata istituita per ricordare un incendio che uccise centinaia di operaie in una fabbrica di camicie a New York l’8 marzo 1909: incendio che, in realtà, non ci fu mai, a differenza di quello che causò 140 vittime il 25 marzo 1911. Secondo un’altra leggenda, la Giornata internazionale della donna sarebbe invece nata per ricordare la dura repressione di una manifestazione sindacale di operaie tessili organizzata sempre a New York nel 1857. Dal 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata. Questo fiore fu scelto perchè di stagione ed e’ poco costoso. Ma chi fu ad avere l’idea della mimosa? L’iniziativa fu presa dalla parlamentare comunista ed ex partigiana Teresa Mattei, insieme a Rita Montagna, esponente e parlamentare del Partito Comunista Italiano e Teresa Noce, partigiana, politica e antifascista italiana. Teresa, detta «Teresita», alla fine della guerra, divenne a soli 25 anni la più giovane delle ventuno donne che fecero parte della prima Assemblea Costituente. Dedicò tutta la sua vita alla lotta per l’emancipazione femminile e alla difesa del mondo dell’infanzia: femminista e ragazza madre, nel 1947 fondò l’Ente per la Tutela morale del Fanciullo. Come lei stessa disse, la mimosa «mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente», ricordando come fosse il fiore che i partigiani erano soliti regalare alle staffette. Le Nazioni Unite, la cui Carta rappresenta il primo statuto internazionale che nel 1945 ha affermato il principio di uguaglianza tra i generi, hanno designato (a partire dal 1975) l’8 marzo come giornata internazionale della donna.
Le Nazioni Unite hanno sviluppato strategie internazionali, obiettivi e progetti per migliorare lo stato delle donne nel mondo creando un’eredità preziosa. Esempi di tali traguardi sono la Dichiarazione di Pechino, la piattaforma d’azione e la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW). Inoltre nel 2010, L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha fondato UN Women, ovvero l’organismo delle Nazioni Unite che ha come obiettivo l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne. La nascita di UN Women rappresenta un passo storico verso il raggiungimento degli obiettivi dell’ONU per la parità di genere e l’affermazione delle donne nella società.Tuttavia in Italia si deve arrivare agli anni Settanta per vedere la nascita di un vero e proprio movimento femminista. L’8 marzo 1972 in Piazza Campo de Fiori a Roma si è svolta la manifestazione della festa della donna, durante la quale le donne hanno chiesto, tra le varie cose, anche la legalizzazione dell’aborto.Il 1975 è stato definito dalle Nazioni Unite come l’Anno Internazionale delle Donne e l’8 marzo di quell’anno i movimenti femministi di tutto il mondo hanno manifestato per ricordare l’importanza dell’uguaglianza dei diritti tra uomini. Oggi la festa della donna ha un po’ perso il suo valore iniziale. Mentre ci sono organizzazioni femminili che continuano a cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi di varia natura che riguardano il sesso femminile – come la violenza contro le donne e il divario salariale rispetto agli uomini – molte donne considerano questa giornata come l’occasione per uscire da sole con le amiche, lasciando mariti, compagni e figli a casa, e concedersi qualche “svago”.Il tema della Giornata Internazionale della Donna cambia ogni anno.Nel 2018, l’hashtag #MeToo è stato utilizzato come simbolo di solidarietà tra le donne e di denuncia contro gli abusi sessuali. Il movimento #MeToo è stato uno dei principali argomenti di discussione della Giornata Internazionale della Donna di quell’anno. Nel 2022, il tema è stato “Gender equality today for a sustainable tomorrow”.
In quasi tutti i Paesi del mondo c’è una giornata dedicata alla donna, anche se non è detto che cada l’8 marzo. Inoltre, a seconda del posto, la ricorrenza assume tradizioni diverse.
Per esempio, in Vietnam la Giornata della Donna è il 20 ottobre e ricorda la data di nascita dell’Unione delle Donne Vietnamite nel 1930. Tradizione vuole che, per festeggiare, le lavoratrici portino cibo da condividere con colleghe e colleghi.
Invece in Sudafrica il 9 agosto equivale al nostro 8 marzo e per l’occasione si celebrano le donne che hanno lottato contro l’Apartheid, in ricordo di una marcia di protesta che ebbe luogo proprio il 9 agosto del 1956.
In Germania l’8 marzo è “Frauenkampftag”, ovvero “il giorno della lotta delle donne”, ma nel land di Berlino è un po’ come se fosse il nostro 1° maggio: negozi, scuole e uffici restano chiusi. Niente mimose qui, dato che regalarle significa pensare che la persona che le riceve sia troppo suscettibile.
La Festa della Donna in Italia cade l’8 marzo e per l’occasione è tradizione regalare mazzetti di mimosa e preparare un dolce omonimo. La “torta mimosa” nasce a Roma negli anni ‘50 e racchiude morbidi strati di pan di spagna alternati a della crema chantilly. Infine, negli Stati Uniti l’intero mese di marzo viene dedicato alle donne con il Women’s History Month e vengono organizzati diversi eventi a sostegno dell’empowerment femminile. L’elenco delle donne che hanno fatto la storia con le loro vite straordinarie e che hanno contribuito ad abbattere il cosiddetto “soffitto di cristallo” è interminabile. Ma la Festa dell’8 marzo è dedicata non soltanto ai nomi famosi, che compaiono sui libri o nelle cronache. La Giornata internazionale dei diritti della donna celebra soprattutto le “eroine anonime”, il cui nome si perde nel correre del tempo, ma che con il loro coraggio o il loro sacrificio hanno permesso di raggiungere le vittorie di civiltà che rendono più libere le donne di oggi. Comunicazione diretta nella nostra società diviene fondamentale per prevenire la violenza che vuol dire combattere le sue radici culturali e le sue cause. Per questo sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata.
L’obiettivo è lavorare per combattere le discriminazioni e gli stereotipi legati ai ruoli di genere e al sessismo, che producono le condizioni contestuali favorevoli alla perpetuazione della violenza maschile contro le donne. In tal senso l’attenzione deve essere massima alle nuove generazioni e investire nella formazione. L’8 Marzo diviene semplicemente un giorno per riflettere ,ricordando il ruolo non solo politico di tante donne coraggiose e combattive,che hanno saputo ottenere con tenacia diritti fondamentali che noi tutte abbiamo ereditato. Nonostante i tanti passi avanti nel contrasto alla violenza sulle donne, dai dati emerge purtroppo il ritratto di una società italiana ancora permeata di pregiudizi di genere. Per determinare un vero cambiamento culturale bisogna puntare sull’educazione familiare oltre che scolastica; basti pensare che durante la pandemia di COVID-19 si è registrato un notevole aumento dei casi di violenza fisica ed emotiva nei confronti delle donne. Stando a quanto riportato, in alcuni paesi sono quintuplicate le chiamate alle linee di assistenza telefonica per la violenza domestica.
Sta aumentando anche la violenza online, soprattutto quella rivolta alle giovani donne e alle donne nella vita pubblica, quali giornaliste e politiche. Le donne sono vittime di violenza anche sul posto di lavoro: circa un terzo delle donne nell’UE vittime di molestie sessuali le ha infatti subite sul lavoro.L’UE e i suoi Stati membri lavorano su diversi fronti per porre fine alla violenza di genere, proteggere le vittime di questo crimine esecrabile e punire i responsabili. La violenza di genere è purtroppo un problema strutturale della società che nonostante le lotte femministe dell’ ultimo secolo continua ad essere di stampo patriarcale. Il femminicidio rappresenta l’estrema conseguenza della disparità di genere presente nel mondo. Per combattere il fenomeno della violenza sulle donne pertanto si deve partire da un’analisi piú profonda della società.