• 3 Dicembre 2024
Itinerari

Montesarchio era l’antica città sannitica di Caudium, fu poi occupata dai romani di cui restano diverse testimonianze di cui le terme e l’acquedotto. Caudium si sviluppò intorno alla via Appia che collegava Roma a Brindisi, in questo periodo venne eretta la torre di avvistamento sul colle. Comune in Provincia di Benevento, Montesarchio sorge a 300 metri di altezza, alle pendici del monte Tamburino in piena valle cardinale. Nel 1997 il presidente della Repubblica  gli ha conferito il titolo di città e dal 2016 è inserito tra i borghi più belli di Italia. 

Sul colle venne edificato dai longobardi nel VIII secolo il castello, collegato alla torre attraverso un sotterraneo dove fu fondato il centro più antico del borgo, latovetere, successivamente i normanni costruirono, sull’ altro pendio, la parte chiamata Latonuovo. Montesarchio fu feudo dei D’Angió , dei Della Leonessa, dei Carafa e dei D’Avalos. Quando poi venne concesso a Ferdinando II di Borbone, la torre e il castello furono trasformati in prigioni di Stato e tra i tanti, vi fu imprigionato, per dieci anni, anche Carlo Perio, il carcere venne chiuso nel 1950. Sia il castello che la Torre furono ricostruiti nel XV secolo da Francesco di Giorgio Martini e oggi ospitano il Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino con la mostra permanente “Rosso immaginario”. 

Un simbolo importante per il paese è la fontana dell’Ercole alexicacos, al centro di piazza Umberto I. Qui si affaccia , uno dei tanti edifici religiosi presenti sul territorio, la Chiesa dell’Annunziata. Scendendo dal castello, c’è l’Abbazia di San Nicola a due navate, risalente al XII secolo; risalgono al 1339 la Chiesa e il convento di San Francesco, ristrutturata da Luigi Vanvitelli nel XVIII secolo ed oggi sede del comune. 

Montesarchio è presente all’interno dell’itinerario naturalistico “percorrendo la Dormiente del Sannio”,che interessa il Massiccio del Taburno, Camposauro, appartenente all’Appennino Campano. Questo massiccio, per l’aspetto delle montagne, somiglianti ad un profilo femminile disteso, prende il nome di “Dormiente del Sannio” . Oltre a Montesarchio, i luoghi attraversati dall’itinerario sono: Apollosa, Bonea, Campoli del Monte Taburno, Cautano, Foglianise, Frasso Telesino, Melizzano, Solopaca e Vitulano. 

Chiamato anche il borgo di Ercole, l’eroe figlio di Zeus appare nello stemma del comune, in quanto una leggenda racconta che Ercole, portò a buon fine una delle sue dodici fatiche uccidendo il leone in una delle grotte del Taburno vicino l’attuale città, da qui il nome Mons Herculis/Mons Arculi/Montesarchio. Come un po’ in tutti i borghi della Campania, anche qui il cibo è ottimo, puoi infatti assaggiare le famose ricette sannite come i fusilli con la ricotta e la pasta e fagioli con le cotiche.

Autore

Laureata in Giurisprudenza e pubblicista iscritta all’albo dei giornalisti. Ha lavorato presso casa editrice e collaborato in 4 testate giornalistiche sia nel Casertano che nel Beneventano. Proprietaria e direttrice resposanbile della Testata giornalistica “Sannio Matese Magazine”, registrata presso il tribunale di Benevento, che ha come obiettivo informare, formare e valorizzare il territorio a cui è particolarmente legata del Sannio e del Matese. Presidente dell’Associazione Incanto, da lei stessa fondata, volta alla realizzazione di eventi culturali, sociali, editoriali, mirante principamente a collaborare con le scuole trattando temi socialmente delicati tramite la sensibilizzazione, attraverso il suo format da lei stesso idealizzato “Love Life”.