• 3 Dicembre 2024
Itinerari

Percorrendo la SS372, all’altezza dell’uscita di Telese Terme, ci si trova di fronte ad un panorama meraviglioso. Si stagliano all’orizzonte i monti del parco Taburno Camposauro, e lì, ai piedi dei monti, si snoda in lunghezza un paese, Solopaca. Lo sguardo attento del viaggiatore però non si ferma al paesello, ma sale fino a scorgere una chiesetta, solitaria e schiva, sulla montagna.

Per molti viaggiatori che passano di lì, è solo una chiesa su un monte, ma per gli abitanti della valle telesina rappresenta un luogo caro di culto: il Santuario della Madonna del Roseto.

Tralasciando le notizie storiche ed artistiche che si possono leggere  nel libro di SOLOPACA, nuova edizione a cura di Cosimo Formichella o nella guida Storico-Artistica di Solopaca, sempre dello stesso autore, con la prefazione di Gennaro Malgieri, merita un cenno la tradizione radicata nei solopachesi, di portare in processione la statua della Madonna il primo lunedì di giugno per lasciarla in paese nella chiesa del Santissimo Corpo di Cristo tutta l’estate, per poi riportarla, sempre in processione, sul monte il primo lunedì di settembre.

Ma perché questa tradizione?

Due date sono importanti e debbono essere ricordate.

Il 1805, allorquando la chiesa fu distrutta dal terremoto che provocò ingenti danni in tutta la valle e la statua della Madonna, intatta, fu portata a valle e deposta nella chiesa di San Mauro dove, per ben 40 anni, la sua devozione fu assopita .

Il 1844, anno che potrebbe essere definito come l’anno della riscossa della Madonna del Roseto.

Era un anno che si prospettava particolarmente difficile per i solopachesi che, da sempre dediti all’agricoltura, rischiavano di vedere andare persi i loro raccolti a causa di una siccità senza precedenti e che sicuramente, avrebbe portato un periodo di grave carestia.

Fu allora che essi si ricordarono della Madonna e, fecero ricorso a Colei che era stata da sempre la sentinella di Solopaca.

La portarono in processione sul monte dove vi erano ancora le macerie dell’antico santuario, fecero voto e il miracolo arrivò: la pioggia insieme al risveglio dell’assopita devozione.

Fu così che si provvide subito a ricostruire la chiesa sul monte delle Rose e ad instaurare la sopracitata processione a giugno e settembre.

A queste due date però ne va aggiunta un’altra non meno importante: il 2022 più esattamente il 29 maggio 2022, data in cui è stato concesso alla chiesa del Roseto il titolo di Santuario Mariano, grazie anche al parroco sac. Antonio Raccio che si è molto adoperato affinché si potesse dare il giusto valore ad un luogo che rappresenta da sempre l’identità di Solopaca.

Autore

Nata in Francia, vive a Solopaca. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, esaminatrice e correttrice delle certificazioni DELF A1-B2, insegna Lingua e Cultura francese all’I.I. S. “E. Fermi” di Montesarchio. Cerca di trasmettere negli studenti il suo amore per la lingua francese. È impegnata in diverse attività di volontariato. Una delle sue passioni: i viaggi.