• 21 Novembre 2024

La storia del nostro Paese è ricca di elementi che, in modo assai significativo ed evocativo,  sintetizzano con rara efficacia l’essenza stessa dell’italianità: sono i simboli patriottici, che consentono di far capire con evidenza ed immediatezza appunto cosa significa “essere italiani”.

Lo scrittore Umberto Maiorca, spinto dalla passione per la storia nata sui banchi di scuola, ha scelto di dedicare proprio ai simboli della nazionalità tricolore il suo ultimo libro, intitolato Patria e pubblicato da Ferrogallico il 4 novembre scorso. Si tratta di un volume “frutto di lunghi studi ed approfondimenti”, che “attraverso un linguaggio diretto e l’uso di illustrazioni” – ottimamente realizzate da Giuseppe Botte – si propone di fornire spunti e stimoli per conoscere la storia d’Italia” dice l’autore nel corso di una presentazione del suo lavoro tenutasi alla Camera dei deputati a cui insieme a lui sono intervenuti, per portare la loro testimonianza di aderenza identitaria ai valori raccontati da Maiorca, oltre ai parlamentari Alessandro Amorese e Paola Chiesa, anche il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti. Dai loro interventi è emersa l’importanza di difendere i simboli d’Italia e le storie e le tradizioni ad essi connesse attraverso la diffusione della conoscenza degli stessi.

Viviamo, infatti, in tempi in cui identità e Patria sembrano essere idee da cancellare, in omaggio ad una cultura omologante e mondialista, che si propone di eliminare le differenze e le radici in nome di una presunta uguaglianza, che annulla non solo e non tanto le differenze, quanto soprattutto la ricchezza che le diversità, date dal senso di appartenenza anche alla propria Patria, rendono ciascuno unico. E quindi Uomo.

A proposito di Patria, Umberto Maiorca nel suo libro precisa che “la Nazione è espressione di qualcosa che, per natura, è nel cuore degli uomini e dei popoli. Quella società naturale che Mazzini ha definito Patria del cuore”. Quella società che, come abbiamo già sottolineato, è senz’altro mirabilmente descritta attraverso i simboli che la identificano. Come per esempio, quanto all’Italia, il Tricolore, l’Inno di Mameli e il Milite Ignoto.

Le storie di questi simboli, si legge nella quarta di copertina del libro di Maiorca, sono “idee che diventano reali con il sangue degli eroi, l’inventiva dei poeti e dei musicisti, la passione di giovani studenti o le mani di ignote sarte che cuciono coccarde per i patrioti”. E ancora: sono “storie di uomini e donne di ormai due secoli fa ma che affondano le proprie radici nel passato d’Italia, nei suoi fasti, nella sua decadenza e nella sua rinascita nel lungo percorso della storia”. Storie che vanno conosciute anche “per guardare al futuro con gli occhi di adesso, senza dimenticare la lezione dei padri”. Ecco perché è importantissimo che queste storie siano tramandate e veicolate nelle scuole, “per permettere anche a chi non ha avuto la possibilità di ascoltare memorie e racconti – dice Paola Frassinetti – di conoscere le fondamenta della storia della nostra Nazione”.

Emanuele Ricucci, in un articolo-recensione del lavoro di Maiorca su Libero, sottolinea l’importanza di Patria per la valorizzazione del popolo italiano, da intendersi “non come società di individualità affiancate” ma come “comunità stretta da un nesso di civiltà, da una lingua e una storia”. Ed aggiunge che il volume è “un mix di alto potenziale divulgativo fuso alla potenza dell’arte del disegno che inframezza il racconto, affermazione e rilettura delle colonne portanti dell’identità nazionale”. Che tutti, ci sentiamo di aggiungere in conclusione, dobbiamo innanzitutto conoscere. Perché si ama e si difende solo ciò che si conosce.

Autore

Giornalista e scrittrice. Oltre ad aver curato volumi storici e raccolte di poesia (Tra le righe di Riccardo Di Giorgi, Ed. La Vela 2021), ha firmato biografie (Teseo Tesei, All'assalto della gloria, Idrovolante 2018; Adriano Visconti. Chi per la patria muor, vissuto è assai, Ritter 2019), saggi e racconti (tra essi: Dal pantano è nato un fiore. Maria Pasquinelli in Terra benedetta, Idrovolante 2020). In occasione del centenario della tumulazione del Milite ignoto a Roma, ha ideato il volume di racconti Ignoto Militi (Idrovolante 2021), realizzato insieme a Bianca Penna e ad altre autrici. Cultrice appassionata della storia d'Italia e degli Uomini e Donne che ne sono stati protagonisti, la studia con cura ed interesse e ne scrive con fini memorialistici e divulgativi.