Le manine piccine impugnano le penne cancellabili che permettono di correggere gli errori,scrivendo le richieste di regali a Babbo Natale . Tante le letterine che apriranno la porta dei desideri a tanti bambini, tanti i sogni e i sorrisi da regalare. Inizia il tempo felice fatto di luci,di colori,di musiche tintinnanti di campanellini gioiosi. Ritornano gli elfetti allegri e un poco dispettosi a riempire gli angoli spenti di casa. In soffitta ,un poco impolverata la scatolona gigantesca dell’abete familiare inizia a frizzare di inconsapevole euforia che da almeno trent’anni e un po’ più spelacchiato,ritornerà a prendere posto sul palcoscenico natalizio. Tante brave artiste hanno già iniziato a decorare ghirlande e centrotavola con pezzi di corteccia, fiori, pigne e candele affinché si illumini un nuovo approccio alle feste.
La corona dell’Avvento non può mancare nelle case ,consiste in una corona circolare rivestita di rami verdi (senza fiori) sulla quale vengono collocate quattro candele . È il simbolo per rappresentare Gesù, luce venuta nel mondo. Circolare perché il cerchio non ha principio né fine, ed è un segno di eternità e di unità, inoltre la corona è segno di regalità e di vittoria e annuncia che sta per nascere Gesù che vince le tenebre con la sua luce. Della corona a simboleggiare la speranza e la vita sono i rami verdi.
Le candele si accendono una per volta durante le quattro domeniche di avvento. Simboleggiano la luce in mezzo alle tenebre. Da libri letti ci viene spiegato che: “Le quattro candele che accenderemo nelle quattro domeniche di Avvento hanno un nome ed un significato peculiari.
La prima candela è detta “del Profeta“, poiché ricorda il profeta Michea, che aveva predetto che il Messia sarebbe nato a Betlemme e simboleggia la speranza.
La seconda candela è detta “di Betlemme“, per ricordare la città in cui è nato il Messia, e simboleggia la chiamata universale alla salvezza.
La terza candela è detta “dei pastori“, i primi che videro ed adorarono il Messia e simboleggia la gioia, da qui il colore rosa.
La quarta candela è detta “degli Angeli“, i primi ad annunciare al mondo la nascita del Messia e a vegliare sulla capanna dove è nato il Salvatore. Simboleggia l’amore.
L’accensione di ciascuna candela indica la progressiva vittoria della Luce sulle tenebre dovuta alla sempre più prossima venuta del Messia.”
In ogni paese ha inizio l’organizzazione degli eventi, molti dei quali saranno i mercatini di Natale. Anche i castelli saranno vestiti a festa e per tutto il periodo natalizio daranno nuova vita ai silenziosi cortili, con spettacoli, dimostrazioni, musica e concerti, tutto prende forma e colore, ogni nuvola sembra piroettare fra sole e luna con l’avvicendarsi del giorno e della notte fra luci e suoni. Torneranno i figlioli che studiano o lavorano lontano, le castagne si abbrustoliranno al fuoco, le brave massaie impasteranno i mostaccioli per poi finirli nel cioccolato fondente per i palati fini. La tombola prenderà posto sul tavolo con le carte da gioco, i mandarini e i torroncini più famosi del nostro territorio! Cosa cucinare per il menù natalizio? E così si dà il via alla caccia di ricette nuove per poi finire con i piatti tipici da portare in tavola. Immancabile il pandoro e il panettone con l’uvetta e le mandorle. In televisione il film dell’anno masticando noccioline. La legna al caminetto e la griglia pronta per abbrustolire il buon pane del paese. Sono quasi pronti gli eventi per rallegrare la comunità, siamo tutti intenzionati a riversare gioia nelle strade.
La montagna si prepara a colorarsi di bianco, di rosso e oro le ghirlande alle porte. Inizia l’attesa a nuovi canti da intonare, i cori provano per la Santa Messa che accoglierà la nascita del Signore. Bellissimo il cammino che ci accompagnerà all’uscio della più bella festività dell’anno, meravigliosa energia che ci farà brillare come stelle!