• 22 Gennaio 2025
Politica

La Campania, come molte altre regioni italiane, ha affrontato diverse sfide nel settore sanitario. Sfide che, ancora oggi, non sono state risolte, anzi, in alcuni casi, peggiorate.

Gli ospedali campani spesso si trovano a dover gestire un numero elevato di pazienti, il che può portare a condizioni di sovraffollamento e a tempi di attesa prolungati per le cure. Questo problema è collegato ad una quantità di ospedali chiusi negli ultimi 20 anni e ridimensionamento posti letto in quelli ancora aperti.

Esistono disparità significative nell’accesso alle cure sanitarie tra aree urbane e rurali. Alcune zone come l’alto casertano, il beneventano, il basso Cilento e l’avellinese, hanno una carenza di servizi o di personale sanitario.

Ci sono preoccupazioni riguardo alla scarsa prevenzione e informazione su malattie come obesità, diabete e malattie cardiovascolari. Le campagne di sensibilizzazione sulla salute pubblica non sono sufficienti in una regione come la Campania, oltre ovviamente ad altre regioni del Mezzogiorno.

La regione Campania deve affrontare un’altra problematica a fronte della densità di popolazione che ha, ossia la carenza di medici e infermieri che rende complicato anche la gestione dei turni di lavoro. Questa carenza rende i turni di lavoro pesanti e condizioni di lavoro sfavorevoli. Questo lo si è visto anche durante la pandemia in quanto, la Campania, ha vissuto momenti di grande crisi, con un impatto notevole sulla gestione dei servizi sanitari e sull’assistenza ai pazienti.

La necessità di riforme strutturali all’interno del sistema sanitario regionale e di un adeguato finanziamento rappresenta una sfida continua. Questi problemi richiedono interventi coordinati e investimenti significativi per migliorare la situazione sanitaria e garantire un’assistenza di qualità per tutti i cittadini. A vista dell’invecchiamento e dell’abbandono delle aree interne rende questi interventi ancora più complicati ma nello stesso tempo c’è la non volontà della politica regionale e nazionale di intervenire.

Vaste aree della regione hanno pochi ospedali e soprattutto non idonei ad intervenire in casi di urgenza. Casi in cui i pronto soccorso assenti o inadatti rendono complicato ancor di più ai cittadini a ricevere un’assistenza sanitaria pubblica efficace. Non intervenendo si viola deliberatamente l’articolo 32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Le diseguaglianze tra le varie regioni sono state accentuate dalla Riforma del Titolo V della Costituzione e potrebbero peggiorare con l’ulteriore Autonomia Differenziata, nel dare competenze alle regioni stesso sul tema della sanità non avendo adeguate forme di riscossioni tributarie per offrire maggiori sussistenza ai propri cittadini.

Autore

Campano, laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, specializzato in scienze della politica in studi parlamentari all'Università della Sapienza di Roma. Collaborato con RadioSapienza, web tv e giornali web. Direttore della Biblioteca Comunale Safina di Gioia Sannitica. Sono stato presidente del Comitato Sviluppo e Territorio. Appassionato di viaggi internazionali e scrittura pubblicando un primo libro, un giallo ironico, in formato ebook, i segreti di filetto. Il libro è il primo capitolo su 4. Appassionato di storia, soprattutto locale.