
Come aprire un nuovo libro, uno di quelli che non avresti mai voluto leggere ma che invece nonostante tutto ti ritrovi a scoprire diventando protagonista della storia.
Sono tante le persone che si ritrovano scaraventate in una storia che non piace, a dover combattere contro un mostro, chiamato Melanoma.
Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, cellule che sono normalmente presenti nella pelle e ne determinano il colore.
Anche se il melanoma è responsabile di meno del 2% di tutti i cancri della pelle diagnosticati causa la maggior parte dei decessi dovuti al cancro della pelle.
I casi di melanoma in Italia negli ultimi anni sono raddoppiati ma per fortuna molta importanza si sta dando alla Ricerca che vede come maggiore esponente il Dott. Paolo Ascierto, (Solopaca, 8 novembre 1964), Presidente della Fondazione Melanoma e del Melanoma Bridge nonché direttore dell’Oncologia Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli. Ascierto è tra l’altro componente del gruppo di lavoro che stila le linee guida di ASCO (American Society of Clinical Oncology), nonché coordinatore dell’Esmo (European Society of Clinical Oncolgy) e di Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) sul melanoma. Il messaggio che il Dott.Ascierto ci tiene a far passare si basa sulla PREVENZIONE, poiché solo attraverso le diagnosi precoci si può affrontare con maggiore successo il problema.
L’esposizione prolungata al sole e spesso senza adeguate protezioni, le ripetute abbronzature con i raggi ultravioletti A (UVA), le persone con pelle chiara e lentiggini, chi ha un sistema immunitario debole, chi ha ereditarietà con melanoma, i nevi sospetti portano inevitabilmente ad essere più esposti al rischio di melanoma e per questo è importante prevenire con visite di controllo adeguate, presso i vari centri dedicati sul territorio italiano.
Il Sannio è stato arricchito con un polo staccato dell’Istituto Nazionale -IRCCS-Fondazione Pascale di Napoli, con gli ambulatori di screening presso l’Ospedale Sant’Alfonso De’ Liguori di S.Agata dei Goti, dove attualmente, sono disponibili strumentazioni innovative ed equipe mediche specialistiche nei reparti: di Chirurgia del Melanoma e dei tumori cutanei con Direttore il Dr.Corrado Caraco’ e di Oncologia Medica Melanoma, Immunoterapie e Terapie Innovative con Direttore il Dr. Paolo Ascierto.
Un grande passo avanti per la prevenzione che offre al nostro territorio di poter essere monitorato senza doversi spostare rendendo più semplice l’iter diagnostico e chirurgico a coloro che non potrebbero spostarsi verso il capoluogo campano.
Il secondo piano della suddetta Struttura ospedaliera si presenta ordinato, accogliente e soprattutto con personale qualificato ed umano.
Quel libro, che non avrei mai voluto leggere, è capitato nelle mie mani senza che lo scegliessi e ad oggi sono io a scrivere il capitolo della mia stessa storia che ritengo importante raccontare. Dopo una visita al solo scopo di “Prevenzione”, mi fu scoperto un banalissimo, minuscolo neo. Mi dissero “sospetto” e fu deciso di toglierlo.
Arrivai nella struttura di Sant’Agata per l’intervento, una tranquillità e un senso di protezione da parte dell’intera equipe mi colpirono immediatamente. Tornai a casa e iniziò l’ansia dell’esito istologico che purtroppo fece scoprire il “Melanoma”.
Il mostro si nascondeva sulla mia pelle, silenzioso, tessendo la tela come un ragno per farmi diventare la sua preda.
Predisposto il secondo intervento per l’ampliamento, come previsto da protocollo, mi ritrovai nuovamente in sala operatoria.

La tensione e la paura purtroppo fanno parte dell’essere umano e come me tutti i pazienti in attesa di essere operati mostravano la stessa mia espressione.
Ma, il lato meraviglioso è stato scoprire un luogo dove i pazienti non sono dei numeri, dove ognuno ha una storia ed un’anima che va rispettata.
Ogni paziente è persona con mille sfaccettature, con tante domande, tanti dubbi e che si trova ad avere fame e sete di risposte che spesso attanagliano le emozioni lasciando alla paura il lusso di divorare la serenità di ognuno.
Ed è a quel punto che il sorriso del medico, la gentilezza del personale, le risposte fornite, il tempo dedicato non fanno più pensare al mostro ma al lato positivo che da speranza e offre la soluzione e la strada giusta per guarire.
Dopo il secondo intervento si ritorna alla lunga attesa per il nuovo referto dell’esame istologico, sarà snervante aspettare e sarà grande la speranza per le aspettative ma intanto è importante raccontarlo, è necessario lanciare il messaggio che bisogna sottoporsi a controlli diagnostici periodicamente, perché il mostro solo in questo modo può essere sopraffatto.
Non bisogna vergognarsi, i tumori non sono da tenere celati! Se ognuno riesce a raccontare ad almeno dieci persone la propria storia almeno una di quelle dieci la racconta ad altre dieci e così via, si crea un passaparola che può salvare vite umane. Ringrazio tutti, il Dr Luigi Scarpato che con eccellente precisione ha eseguito il primo intervento, il Dr Paolo Meinardi medico per passione, empatico e dotato di una straordinaria dolcezza e professionalità, che ad oggi risulta una delle caratteristiche più preziose.
Un grazie all’anestesista Elena De Luca accorta, delicata, una vera carezza alla psiche. Giuseppina Ceccarelli OSS di reparto, che in tutta la sua grazia si prende cura di tutti i pazienti sempre con il sorriso. Giuseppe Ciaciulli, infermiere simpatico e disponibile che con ironia rende tutto più leggero stemperando ogni timore.
In sala operatoria un plauso va agli infermieri Antonio Staiti e Norma Curcio attenti e premurosi, all’OSS Giuseppe Baldinucci gentile e cortese.
E non per ultima un grazie alla bella Veronica Lambiase che non è mai scortese pur sommersa dalle scartoffie amministrative all’accettazione.
Abbiamo una grande fortuna nel nostro territorio, tutto questo risultato è motivo di grande orgoglio per una equipe che lavora ogni giorno con il solo obiettivo di riuscire a dare vita e speranza.
Abbiamo tanta professionalità nei giovani emergenti che risultano essere il trampolino per un futuro fatto di risultati innovativi, risolutivi e reali.
Al fianco del Dr Paolo Ascierto, sannita come la nostra bella terra, tutti insieme dimostrano di essere in pole position su ricerca e terapia.
Il dovere di tutti è quello di prenderci cura della nostra vita perché si sa’, Prevenire è sempre meglio che Curare!