• 23 Febbraio 2025

Tommaso Campanella era nato a Stilo nel 1568, una città della Calabria, e non del Sannio. Tuttavia, è doveroso inserire Campanella tra i personaggi illustri del Sannio Rinascimentale, perché ebbe dei rapporti con il Sannio, sia dal punto di vista personale che dal punto di vista culturale.

Dal punto di vista personale, Campanella visitò alcune città del Sannio, come Benevento, Salerno e Napoli, dove conobbe e influenzò alcuni personaggi illustri del Sannio Rinascimentale, come Giovanni da Nola, Giovanni Pontano e Girolamo Cardano. Campanella, inoltre, fu coinvolto nella Congiura dei Baroni del 1485, una rivolta dei nobili del Regno di Napoli contro il re Ferrante I d’Aragona, che ebbe come epicentro il Sannio, e che fu repressa nel sangue dal re.

Dal punto di vista culturale, Campanella fu uno dei più originali e profondi pensatori del Rinascimento, e uno dei più audaci e sfortunati rivoluzionari del suo tempo. La sua filosofia si basò su una visione panteistica e naturalistica della realtà, come nel caso di Giordano Bruno, e riconosceva in Dio la causa e il fine di tutte le cose, e che si proponeva di riformare la scienza, la politica e la religione, secondo i principi della ragione, della libertà e dell’amore. Tra le sue opere più famose, possiamo citare la Filosofia realis, una sintesi del suo sistema filosofico, la Metafisica, una trattazione delle questioni fondamentali dell’essere e del conoscere, la Monarchia di Spagna, una critica della politica spagnola nel Regno di Napoli, la Monarchia del Messia, una profezia della venuta di un re universale e pacifico, la Città del Sole, una descrizione di una società ideale e utopica, e l’Ateismo trionfato, una confutazione delle tesi degli atei e dei materialisti.

Questi sono i motivi per cui si include Tommaso Campanella tra i personaggi illustri del Sannio Rinascimentale, anche se non era nato nel Sannio. Cerchiamo di scoprire meglio chi era e cosa fece Tommaso Campanella.

Come Giordano Bruno, anche il nome di Tommaso Campanella risuona attraverso i secoli. Nato a Stilo, in Calabria, anche Campanella è una figura che incarna l’essenza stessa del pensiero libero e della sfida all’autorità. La sua vita e le sue idee hanno lasciato un’impronta indelebile non solo nella storia della filosofia, ma anche nella cultura e nell’identità del Sannio.

Campanella è noto per le sue idee rivoluzionarie, che spaziavano dalla cosmologia alla filosofia, dalla magia alla religione. Le sue teorie, spesso in contrasto con le dottrine ufficiali della Chiesa, lo hanno portato a un destino tragico, ma hanno anche cementato il suo posto come uno dei grandi pensatori del suo tempo.

Nel Sannio, anche la figura di Campanella è particolarmente venerata. La sua eredità continua a vivere, influenzando il pensiero e la cultura della regione. Cerchiamo di esplorare quindi la vita di Campanella, il contesto storico in cui visse e l’importanza che la sua figura riveste per il Sannio, con particolare attenzione al suo legame con Giordano Bruno, un altro grande pensatore del Rinascimento con cui condivideva visioni panteiste.

Tommaso Campanella visse durante un periodo di grande cambiamento e tumulto: il tardo Rinascimento. Quest’epoca, che segna la transizione tra il Medioevo e l’età moderna, fu un periodo di straordinaria effervescenza culturale e scientifica.

Durante il Rinascimento, l’Europa vide un rinnovamento delle arti e delle scienze, alimentato da un rinnovato interesse per le culture classiche greca e romana. Questo periodo fu anche segnato da importanti scoperte geografiche, come la scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo nel 1492.

Nel contesto religioso, il Rinascimento fu un periodo di profonde riforme. La Riforma protestante, avviata da Martin Lutero nel 1517, sfidò l’autorità della Chiesa cattolica e portò a una profonda divisione del cristianesimo in Europa.

Questo contesto storico influenzò profondamente la vita e il pensiero di Campanella. La sua filosofia riflette le tensioni e le sfide del suo tempo, tra la tradizione e l’innovazione, la fede e la ragione, l’autorità e la libertà di pensiero.

Tommaso Campanella, il cui vero nome era Giovanni Domenico Campanella, nacque a Stilo, in Calabria, nel 1568. Entrò nell’Ordine Domenicano all’età di quindici anni, assumendo il nome di fra’ Tommaso in onore di Tommaso d’Aquino.

Campanella mostrò presto una vivace intelligenza e un forte interesse per la filosofia e la teologia. Tuttavia, le sue idee innovative e la sua critica delle dottrine ufficiali della Chiesa lo portarono in conflitto con le autorità ecclesiastiche.

Nel 1599, Campanella fu uno dei leader della rivolta dei baroni nel Sannio, un tentativo di liberare il sud dell’Italia dal dominio spagnolo. La rivolta fallì e Campanella fu arrestato e processato per eresia.

Durante i suoi lunghi periodi di prigionia, Campanella scrisse molte delle sue opere più importanti, tra cui “La città del sole”, un’utopia filosofica in cui immaginava una società ideale basata sull’amore e la conoscenza.

Nonostante le difficoltà e le persecuzioni, Campanella non smise mai di lottare per le sue convinzioni. La sua vita è un esempio di coraggio e resistenza, e le sue idee continuano a influenzare il pensiero filosofico e scientifico.

Tommaso Campanella e Giordano Bruno sono due figure emblematiche del Rinascimento italiano, entrambi membri dell’Ordine Domenicano e noti per le loro visioni panteiste. Nonostante non ci siano prove di un incontro diretto tra i due, le loro vite e le loro idee mostrano notevoli paralleli.

Entrambi furono critici delle dottrine ufficiali della Chiesa e sostennero l’idea di un universo infinito, animato da un principio divino immanente. Questa visione panteistica, che vedeva Dio in tutte le cose, era in netto contrasto con la visione teocentrica dominante all’epoca.

Bruno e Campanella condividevano anche un destino simile. Entrambi furono perseguitati per le loro idee eretiche e passarono lunghi periodi in prigione. Tuttavia, mentre Bruno fu condannato al rogo, Campanella riuscì a evitare l’esecuzione e trascorse gran parte della sua vita in carcere.

Nonostante le difficoltà e le persecuzioni, entrambi rimasero fedeli alle loro convinzioni e continuarono a scrivere e a diffondere le loro idee. La loro eredità continua a influenzare il pensiero filosofico e scientifico.

Le idee di Tommaso Campanella erano rivoluzionarie per il suo tempo e continuano a essere influenti oggi. La sua filosofia era un mix di varie discipline teoriche e tradizioni filosofiche.

Uno dei concetti più noti di Campanella è la sua concezione dell’infinito. Contrariamente alla visione geocentrica comune all’epoca, Campanella propose l’idea di un universo infinito, composto da mondi infiniti, creato da un Dio altrettanto infinito. Questa visione cosmologica, che anticipava alcune delle scoperte astronomiche moderne, fu una delle ragioni principali del suo conflitto con la Chiesa.

Campanella era anche noto per le sue idee sulla religione. Nonostante fosse un frate domenicano, le sue idee erano spesso in contrasto con le dottrine ufficiali della Chiesa. Credeva in un Dio panteistico, ovvero un Dio che è tutto e in tutto, e rifiutava l’idea di un Dio personale e trascendente. Queste idee erano considerate eretiche e portarono alla sua condanna.

Tra le opere più importanti di Campanella, “La città del sole” occupa un posto di rilievo. In questo libro, Campanella immagina una società ideale basata sull’amore e la conoscenza. La città del sole è governata da un sacerdote-savio, il “Metafisico”, e non esistono proprietà private, né distinzioni di classe o di genere. Questa visione utopica riflette le aspirazioni di Campanella a una società più giusta e armoniosa.

Tommaso Campanella è una figura che incarna l’essenza stessa del pensiero libero e della sfida all’autorità. La sua vita e le sue idee hanno lasciato un’impronta indelebile non solo nella storia della filosofia, ma anche nella cultura e nell’identità del Sannio.

La sua visione panteistica dell’universo, la sua sfida alle autorità religiose, e il suo martirio per la libertà di pensiero sono tutti elementi che risuonano profondamente con i valori e le tradizioni del Sannio. La sua eredità continua a vivere, influenzando il pensiero e la cultura della regione.

In conclusione, Tommaso Campanella non è solo un grande filosofo e un martire per la libertà di pensiero. È anche un simbolo della resistenza e dell’indipendenza del Sannio, un eroe locale che continua a ispirare le generazioni future.

Autore

Rinaldo Pilla è un traduttore e libero professionista nato a Torino, ma originario del Sannio e attualmente risiede a Fermo, nelle Marche. Ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella di Napoli per poi conseguire una laurea presso la Nottingham Trent University e successivamente un master in sviluppo e apprendimento umano dopo il suo rimpatrio dagli Stati Uniti. È un autore molto prolifico, che vanta una vasta e approfondita produzione letteraria sul tema dell’antichità, con particolare attenzione al periodo del I secolo d.C. e alla storia e alla cultura dei Sanniti, un popolo italico che si oppose e si alleò con Roma. Tra le sue opere, si possono citare romanzi storici, saggi, racconti e poesie, che mostrano una grande passione e una grande competenza per il mondo antico, e che offrono al lettore una visione originale e coinvolgente di quei tempi e di quei personaggi. Questo autore è considerato uno dei maggiori esperti e divulgatori dell’antichità, e in particolare del Sannio, una regione storica che ha conservato molte testimonianze e tradizioni della sua antica civiltà.