Nella parte meridionale della penisola del Sinai, bagnata dal Mar Rosso,in Egitto, si trova la “Baia dello Sceicco” Sharm El Sheik. Dalla Striscia di Gaza sono esattamente 398 Km di distanza stradale. La guerra è non molto distante in km e molti turisti sono dubbiosi nel tenere aperta la loro prenotazione per il viaggio; partire o decidere di disdire? Le agenzie turistiche sono state prese d’assalto da mille domande al riguardo e anche da tante richieste per il cambio destinazione. La Farnesina ad oggi non sconsiglia di recarsi a Sharm, anche noi abbiamo avuto un attimo di tentennamento seguendo le notizie dai media, ma abbiamo deciso di partire. Siamo partiti da Napoli Capodichino, tutti abbastanza tranquilli, consapevoli che la guerra c’è ma che non è di certo a Sharm! Le aspettative sono all’insegna del relax,della scoperta,del divertimento, della cultura, della storia, della natura, della cordialità!
Atterrato l’aereo alle ore 20:00, arriviamo a Sharm el Sheik con i bagagli che promettono una settimana di scoperte e l’entusiasmo di un bambino alla ricerca del divertimento. È notte,si percorre una strada costeggiata da orgogliose palme illuminate una ad una lungo tutto il percorso che ci porta al Grand Plaza Resort. Ci accoglie un assonnato ma allegro gruppetto di animatori , sistemazione in stanza e a nanna.
Al mattino ci viene illustrato il programma per la settimana e inizia timidamente la giornata. Giardini curatissimi, piscine limpide, ombrelloni di paglia , musica araba di sottofondo alternata ai testi italiani più gettonati nel tempo. Il sole di fine novembre riscalda il ricordo del freddo lasciato alle spalle in Italia. Il lungo pontile di legno verso il mare inabissa ogni dubbiosa incertezza, ogni paura, arrivando dinanzi al maestoso azzurro mare dove a salutarci troviamo il volo subacqueo di un pesce pappagallo, con il suoi colori che vanno dal turchese al verde e giallo.
Fra le onde spumeggianti accarezzate dal vento s’infrangono le emozioni e lo stupore di tutti. Meraviglioso angolo del mondo!
Tutti gli egiziani hanno un sorriso per noi, tutti ci regalano frasi di benvenuto e ci invitano a godere di questo soggiorno.
La prima serata siamo stati al Farsha ,un locale unico nel suo genere che ha acceso i riflettori sulla felicità. Uno scenario da fiaba, un’accozzaglia di oggetti vecchi in disuso che riciclati hanno dato vita ad una vera opera d’arte sulla parete di costa a picco sul mare totalmente illuminata di rosso, un terrazzamento su diversi livelli, scendendo tanti scalini di legno dove ad ogni piano un salottino fatto di tendaggi cuscini e candele creano l’atmosfera magica di un angolo fuori dal reale fra musica e singolari panorami.
Il mare di Sharm è di un colore fra l’acquamarina e il turchese che completa un quadro meraviglioso sullo scenario dell’immenso deserto, con le rocciose montagne rosse che fanno da sfondo, con la magica sensazione nel raggiungere a nuoto la minuscola isola bianca che c’è se si è fortunati nel trovare bassa marea e che scompare con l’alta marea. Le immersioni e lo snorkeling nella Laguna Blu ,sono il varco che permette di entrare nel mondo prezioso delle profondità, dove non ci sono guerre,dove non si sentono urla ,dove tutto si lascia cullare dalle correnti e dove vige la regola del più forte,dove a regnare è solo la natura! Un mare di colori, un autentico acquario ricco di varietà di pesci che nuotano con disinteresse davanti alle maschere e fra le pinne dei nuotatori. L’emozione è indescrivibile ammirando tanta bellezza. Ogni luogo è una scena di una diversa storia,di una miriade di colori e di sogni. Tutto,tutto fa vivere in una sorta di bolla di sapone dove l’Egitto è la terra del sole, dei cammelli, dei profumi, del mare,dei coralli che ricoprono le barriere, dei pesci trombetta,dei pesci farfalla, delle razze, delle centinaia di antas, piccolissimi pesciolini, che si muovono leggeri e rispettosi fra i pesci più grandi. E ancora,l’emozione di poter nuotare con I delfini, di poter interagire con loro con estrema sensibilità.
Tante divertenti seppur polverose le Escursioni in Quod, in Jeep o in cammello nel deserto,fuori dalle mura della città fra stupore e curiosità. Ci si toglie le scarpe,si indossano vesti lunghi e copricapo per visitare la nuova Moschea della città con i suoi tappeti e bellissimi lampadari importanti, nel rispetto per la loro fede. Si è felici di ammirare le mille sfaccettature di un posto che va oltre l’immaginario,che disegna ogni giorno una smisurata voglia di diventare parte di questo paradiso. Ed è tutto fuori dalla realtà che si vive attraverso i comunicati. È difficile pensare che oltre la distanza labile di un territorio nello stesso istante che qui si gioisce ammirando la barriera corallina, la guerra nella Striscia di Gaza fa contare i propri morti , mostrando terre devastate. Qui il sole splende caldo e luminoso, le spiagge si mostrano brillanti, la musica rallegra gli animi, la gente del posto lavora ogni giorno per noi turisti, le giornate trascorrono come sempre fra aerei che atterrano e aerei che decollano, carichi di gente che ha compreso che questa guerra riguarda territori che da sempre continuano ad essere la regia di un film di combattimenti. Sharm El Sheik non vuole la guerra, vuole l’armonia,la pace e vuole ospitarci per mostrarci quanto splendore possiede , vive per farsi ammirare, per far entrare ogni turista come se fosse accolto come ospite d’onore in casa loro. Da qualche giorno Sharm El Sheik si è illuminata a festa ,fra poco è Natale, si avvicina un nuovo anno, il numero di luminarie è impossibile da definire, dappertutto,per le strade, lungo le spiagge, nei resort, si respira un clima di allegria,di serenità di gioia in contrapposizione ad ogni timore che incute il pensiero della guerra. Il clima che si vive qui è legato prettamente alla temperatura giorno per giorno che permette di organizzare meravigliose immersioni.Qui la sola guerra che si combatte è su come far capire al mondo che bisogna trovare un senso di pace per ogni cosa!