La Bibbia parla molto degli angeli, ma stranamente spesso li dimentichiamo.
Negli angeli può consolidarsi e concretizzarsi la fede nell’amore di Dio. Essi collegano il nostro mondo al mondo di Dio. Negli angeli Dio entra nella nostra realtà quotidiana. Dio è l’assoluto mistero che noi non riusciamo mai ad afferrare e uno dei compiti degli Angeli è quello di avvicinarci a Dio, una sorta di tramiti, che ci guidano, ci aiutano e ci avvicinano a Dio.Tutte le religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo, islam) da secoli credono anche nell’esistenza di una numerosa gerarchia di angeli, alcuni dei quali ribelli a Dio, comandati da Satana. Questi angeli, fuori dalla possibilità di redenzione, sono caduti una sola volta e per sempre fuori dal Paradiso, a causa della loro superbia e infedeltà, che li rese nemici dell’uomo e del creato.La parola “angelo” deriva dal latino angelus e ha origine dalla parola greca ἄγγελος e significa “messo”, “messaggero”, “servitore”.Attestato nel dialetto miceneo nel XIV / XII sec. come akero, con il significato di inviato, messaggero; reso con il termine “daimon” nelle prime traduzioni greche di testi giudaico-cristiani, resta ad oggi un mistero il passaggio al differente termine greco “angelos” che aveva invece accezione laica, con poche eccezioni: come messaggero delle divinità, il termine “angelo” appare per la prima volta associato a Hermes nelle credenze religiose della civiltà classica, ben distante dalla figura spirituale descritta nei Testi Sacri giudaico-cristiani e fu a lungo in uso durante l’alto e il basso medioevo, e in taluni casi sino al primo rinascimento. Il culto degli angeli fiorì in Egitto e Asia Minore tra il II e III secolo d.C. In questo quadro tale figura veniva evocata dal rito teurgico e considerata come accompagnatore dell’uomo dall’ingresso all’esistenza terrena, quando la sua anima scendeva lungo le varie influenze delle sfere celesti che ne determinavano le caratteristiche personologiche , durante la vita in quanto ne erano guida e protezione, e nel dopo-morte, quando gli angeli divenivano responsabili della sua purificazione, dovendo recidere i vincoli dell’anima del defunto con il mondo della materia. L’esistenza degli angeli è una verità di fede confermata dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione cattolica. Secondo una definizione di Sant’Agostino, il termine angelo non definisce l’essere della creatura bensì l’ufficio o il compito assegnato da Dio. Sono realtà spirituali alle dirette dipendenze di Dio. Nella Chiesa cattolica gli angeli assumono una dimensione fortemente cristologica. Essi annunciano Cristo, lo servono, ne sono messaggeri, sono creati fin dalla loro origine in funzione del suo regno e del suo disegno di salvezza e di vita.
Gli angeli hanno anche la funzione di assistere e proteggere la Chiesa e la vita umana, per questo vengono invocati nelle celebrazioni e nelle preghiere dei credenti. Sono segno della provvidenza di Dio e circondano con la loro protezione e intercessione tutta la vita umana del fedele. Secondo le parole di Gesù, ognuno ha un proprio angelo custode e quelli dei bambini e dei semplici contemplano continuamente il volto di Dio.Secondo la Chiesa cattolica, nella Bibbia, Libro di Tobia, si legge che gli arcangeli sono coloro che siedono alla presenza di Dio, ne contemplano la gloria e lo lodano incessantemente. La Chiesa cattolica celebra la memoria di tre angeli in particolare:
1) Michele , è a capo delle schiere celesti. È lui che cacció Lucifero lontano dal Paradiso. Nel Libro di Daniele (XII, 1) viene indicato come particolare protettore del popolo di Israele.
2) Gabriele , si suppone lottò con Giacobbe (GenesiXXXII), rompendogli il femore, e gli diede il nome di Israele. Apparve alla Vergine Maria, annunciandole la nascita di Gesú .
3) Raffaele, è citato nel Libro di Tobia nel viaggio in Mesopotamia per recuperare il denaro del padre, liberò Sara da un diavolo e favorì il matrimonio di questa con Tobia. È spesso identificato come l’angelo custode per eccellenza. Secondo la tradizione medievale, le gerarchie angeliche possono essere suddivise in nove “cori angelici”: Angeli; Arcangeli; Principati; Potestá; Virtú; Dominazioni; Troni ; Cherubini ; Serafini.
Sono tre serie di schiere angeliche composte ciascuna da tre tipologie di angeli, i quali avrebbero funzioni, regole e compiti precisi. Secondo Agostino di Ippona, agli angeli fu concessa da Dio la libertà di scegliere fra il bene e il male, una scelta, data la loro natura puramente spirituale, definitiva e irreversibile. Così essi si divisero fra quanti servono Dio e la gerarchia di angeli che ha come guida il demonio. Per gli angeli, esseri spirituali nel pieno auto-possesso di sé, non è possibile il pentimento, caratteristico invece della natura imperfetta e limitata degli esseri umani. Dio, quale garante del libero arbitrio umano, non consente ad angeli o demoni di interferire con la vita e le scelte dell’uomo. Ciò non toglie che l’uomo possa invocare il loro aiuto attraverso la preghiera, non invece attraverso le pratiche occulte, essendo queste gravemente immorali e risolutamente condannate dalla Sacra Scrittura. Dal 1670 Papa Clemente X stabilì definitivamente nel rituale cattolico la festa dell’ angelo custode il 2 ottobre. A fianco di racconti più o meno fantastici, se non controversi, esistono delle testimonianze per lo meno sconcertanti, che si inscrivono nel filone di quello che la Bibbia e l’esperienza dei mistici e dei santi ci insegnano del modus operandi degli spiriti celesti. I figli della giornalista americana Joan Wester Anderson hanno conosciuto un’avventura, che ci riassume la loro stessa madre.
In una notte ghiacciata di Natale (la più fredda registrata nella storia del Midwest), mentre la radio annunciava una tempesta di neve e consigliava di non partire, il giovane Tim e suo fratello caddero in panne con la macchina su di una strada deserta. Nessuna possibilità di veder passare qualcuno. Tim pregò: “Dio mio, solo voi potete venirci in aiuto”. Subito, i ragazzi scorsero una macchina che si affiancò ad essi. Da dove veniva? Essi non lo compresero, non avevano visto nessun faro. Ed era una macchina del soccorso stradale! L’autista propose di guidarli in luogo sicuro. Il giovane si inquietava per la fattura. Davanti casa, l’autista parcheggiò la macchina. Tim entrò in cucina ma realizzò subito che non aveva pagato. Riuscì. La sua macchina era ben là, ma la macchina del soccorso ed il suo autista erano scomparsi. Eppure, nessuno dei due aveva sentito rumore, né di motore, né di catene. E nella neve, non vi era che una sola traccia di pneumatici, quella della loro macchina. Simili fatti di protezione angelica sono lontani dall’essere rari nelle vite dei santi e dei mistici, e questo fin dai primi tempi del cristianesimo. La leggenda di san Gregorio l’illuminatore, morto verso il 325 in Armenia, ne offre un esempio interessante. Figlio dell’assassino del re di Cappadocia, Gregorio vede la sua famiglia sterminata. Egli sfugge al massacro, perché un personaggio vestito di bianco lo sottrae alla vista degli assassini. Scoperto più tardi, è gettato in una fossa piena di serpenti: lo stesso uomo in bianco tiene i rettili a distanza. Commossa dal prodigio, la regina Achea fa liberare il condannato che, per ringraziamento, guarisce il suo regale marito da una lebbra tenace, il che gli vale di essere chiamato anche Gregorio il Taumaturgo. Riconoscente, il re Tiridate si converte al cristianesimo. E’ così che l’Armenia è diventata cristiana. In conclusione non resta che ricordarci della storia dei tre giovani Ebrei gettati nella fornace dal re Nabuccodonosor e preservati dalle fiamme da un uomo il cui “aspetto rassomiglia a quello di un figlio degli dei” , che è quella di Daniele gettato nella fossa dei leoni:“Il mio Dio ha inviato il suo angelo, egli ha chiuso la bocca dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male” . E voi, credete negli Angeli?