Ricordiamo il grande compositore, pianista, arrangiatore e produttore americano Angelo Badalamenti, nato a New York (Brooklyn) nel 1937 e morto, all’età di 85 anni, nel New Jersey l’11 dicembre 2022. Di origini italiane, siciliane – per essere precisi – in quanto il padre era di Cinisi, in provincia di Palermo, emigrato in America per cercare fortuna come era frequente fare al tempo. In merito alla questione delle origini si narra che Angelo Badalamenti nel 2005 decise di andarne alla ricerca, con suo fratello maggiore e suo nipote. Giunto nel paese del padre emozionato disse: “Sono contento di riscoprire le mie radici siciliane”. Specificando: “Deve essere chiaro però che non sono parente dell’omonimo boss di mafia”. Storici i lavori svolti per Blue Velvet, Cabin Fever, Nightmare On Elm Street 3, e le collaborazioni con grandi nomi della musica come David Bowie, Paul McCartney, Michael Jackson, Nina Simone, Julee Cruise, Dolores O’Riordan, gli Anthrax, i Dokken e grandi nomi del cinema quali Eli Roth e Isabella Rossellini. Nonostante le numerose collaborazioni con grandi artisti e per grandi opere è sempre rimasto fedele alle sue radici: non ha mai lasciato il New Jersey per Los Angeles.
Nel corso della sua carriera si è reso noto non solo per i lavori legati al cinema con colonne sonore per film e serie tv di registi e registe come Paul Schrader, Jean-Pierre Jeunet, Jane Campion e Danny Boyle: è sua la firma di due brani orchestrali del videogioco ‘Fahrenhei’ e nel 1995 ha composto, orchestrato e prodotto l’album di Marianne Faithfull intitolato A Secret Life. La versatilità di Badalamenti gli ha fatto inoltre comporre temi musicali per le Olimpiadi di Barcellona del 1992 e scrivere una canzone country con Norman Mailer.
Il compositore sin da giovanissimo suona il piano, in seguito i suoi studi universitari lo portano a diventare un insegnante di musica in una scuola di Brooklyn. Dal fare l’insegnante di musica ai ragazzi adolescenti viene ingaggiato come coach per aiutare Isabella Rossellini a interpretare un brano in Blue Velvet (Velluto blu nella fedele traduzione italiana), comporrà la musica di un brano ex novo dopo essere subentrate questioni di diritti per l’esecuzione della Cover. Comincia così, nel 1986, una delle più importanti collaborazioni di Badalamenti, quella con il maestro cineasta David Lynch il quale scrive le parole del sopracitato brano (Blue Star per Blue Velvet) in connubio con le note composte da Badalamenti – interpretata da I. Rossellini – e dell’avvolgente Mysteries Of Love interpretata da Julee Cruise. La collaborazione tra il compositore e il regista continua nel 1990 con Wild at Heart (Cuore selvaggio) e con I segreti di Twin Peaks; nel 1992 prosegue con il prequel Fire walk with me (Fuoco cammina con me), nel 1997 con Lost Highway (Strade perdute), nel 1999 con The Straight Story (Una storia vera), nel 2001 con il lungometraggio postmoderno Mulholland Drive (in cui partecipa anche come attore nel personaggio di Luigi Castigliane) che vede come protagoniste Naomi Whatts e Laura Harring e divenuto film cult, nel 2002 con Rabbits (Sitcom citata, tra l’altro, in un altro lavoro postmoderno di Lynch che restituisce allo spettatore – ancora una volta – una sensazione di immersione tra onirico e reale, a tratti allucinatoria, che è Inland empire, del 2006). L’ultima loro collaborazione è per Twin Peaks – Il ritorno e nel 2015 Badalamenti si esibisce a Los Angeles nel grande concerto The Music of David Lynch. Proprio quest’ultimo, il visionario cineasta, alla morte del compositore scrive il suo saluto all’amico definendolo il ‘fratello’ Angelo nel messaggio sull’home page del sito “Welcome to Twin Peaks” dove si leggeva: “Oggi… niente musica. Oh, Angelo… riposa in pace”, a testimonianza del loro forte legame.
Tra le sue numerose colonne sonore quella per la serie tv I segreti Twin Peaks nel 1991 gli vale un Emmy Award come Miglior tema musicale e nel 1992 un Grammy Award come Miglior performance strumentale pop.
La sua musica fa entrare, chi l’ascolta, in una dimensione onirica che affascina e incanta la persona che approccia alle sue opere dando, in tal senso e per ciò che concerne il Cinema, direzione emotiva alle immagini che a loro volta restituiscono, amplificando, ciò che la musica esprime: lo spettatore viene immerso nel risultato dell’osmosi tra le due arti.