• 3 Dicembre 2024

Il nostro paese è sempre stato un esempio burocratico agli occhi degli altri, fin dai tempi dell’Unità d’Italia. Oggi non sembra cambiato molto la burocratizzazione con un ulteriore aggravante, quello del menefreghismo da parte degli enti e di una parte di chi ci lavora nei confronti dei cittadini. I problemi che ogni cittadino deve affrontare nei confronti degli enti pubblici è sempre più paradossale, grazie anche alle difficoltà informatiche e di come vengono creati i siti stessi.

Iniziamo prendendo esempio delle nostre meravigliose autostrade in caso in cui ad un casello si fa sciopero e non fuoriesce nemmeno il biglietto. Questo tipo di esempio lo possiamo confrontare proprio recentemente, dove si è scioperato nei caselli autostradali gestiti dalla SALT e i passaggi sono stati liberi di transito, ma una volta giunti ai caselli dove lo sciopero è assente bisogna pagare la tratta comunicando il casello di entrata ma nello stesso tempo ti viene richiesto di fare comunicazione sul sito online. Il problema per il cittadino è proprio la comunicazione da fare sul sito che in mancanza ti arriva la sanzione. Il sistema mette il cittadino in difficoltà in quanto il sito di Autostrade non è di facile comprensione specie per chi non è pratico con l’informatica. Dopo tanti aumenti sulle autostrade che i cittadini devono affrontare poi vengono lasciati a emettere autodichiarazioni non semplici quando al momento si può fare la verifica con le telecamere.

Quando si apre un’associazione bisogna poi iscriversi al runts e qui inizia un’altra avventura burocratica per chi deve fare questo passaggio. Il sito spesso crea problemi nel momento della registrazione dove si impalla ma nello stesso tempo ti chiede continui invii di documenti con formati sempre più complessi che per farli devi scaricare continui programmi per la trasformazione. Nella compilazione della scheda è relativamente complessa e nulla semplice per chi poi non è pratico in determinate situazioni. Ti viene chiesto di avere la propria firma digitale, fin qui tutto bene in quanto semplice a farla, il punto è che bisogna affrontare altre spese per farla.

La pensione può diventare un altro problema per chi vi accede, un problema burocratico con l’aggiunta del menefreghismo del personale INPS. Un caso molto semplice in cui vado a documentare è sulla pensione di un cittadino che l’INPS non gli da risposta nemmeno tramite patronato sulla mancanza di un anno completo, il 1985, dei suoi contributi che risultano comunque versati dall’azienda ma che per un errore sul codice fiscale non gli sono stati caricati. Anni per risolvere il problema ma l’INPS non da risposte. Oltre il danno la beffa in cui sulla pensione non viene caricato nemmeno l’assegno a carico della coniuge e anche in questo caso l’ente non si degna di dare una risposta su questa mancanza.

Purtroppo sono troppi i casi di una mala burocrazia e un menefreghismo totale degli enti nei confronti dei cittadini che pagano ingenti tassazioni per poi non aver nulla in cambio. La politica parla spesso di intervenire ma nella realtà se lo fa complica ancora di più la problematica con ulteriori norme o procedure da seguire per ottenere anche solo una minima risposta.

Autore

Campano, laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, specializzato in scienze della politica in studi parlamentari all'Università della Sapienza di Roma. Collaborato con RadioSapienza, web tv e giornali web. Direttore della Biblioteca Comunale Safina di Gioia Sannitica. Sono stato presidente del Comitato Sviluppo e Territorio. Appassionato di viaggi internazionali e scrittura pubblicando un primo libro, un giallo ironico, in formato ebook, i segreti di filetto. Il libro è il primo capitolo su 4. Appassionato di storia, soprattutto locale.