• 24 Novembre 2024
Cultura

Giovedì , 1°  Giugno, a Limena (Pd), è stata  inaugurata la prima di una serie di panchine letterarie. Ad occupare il posto d’onore Gabriele d’Annunzio, del quale ricorre quest’anno il 160° anniversario della nascita, rappresentato  seduto in lettura, con affianco la prima strofa della sua poesia simbolo, La pioggia nel pineto.

L’idea di dedicare questa opera al Vate è nata  dal desiderio degli Assessori alla Cultura e alle Politiche Giovanili, Daniela Favaro e Giovanni Faccin, di promuovere anche nei modi meno convenzionali l’amore per la Letteratura e la Lettura. L’intento è quello di stimolare la conoscenza dei grandi autori della storia riproducendo in maniera artistica versi e citazioni delle loro opere più famose. Un modo estemporaneo per tenere viva la Cultura del Libro.

L’esperienza delle panchine letterarie è relativamente recente. Le prime panchine  sono state installate a Londra , nel 2014, dalla National Literary Trust, un’associazione culturale no profit fondata nel 1993 con lo scopo di migliorare il livello culturale nelle zone più svantaggiate del Regno Unito e prende il nome di “Books About Town”. Il risultato: cinquanta  panchine a forma di libro aperto decorate da illustratori professionisti e artisti locali. Ogni panchina a rappresentare un’opera letteraria dei maggiori autori inglesi e mondiali, tra queste 1984 di George Orwell, Mrs Dalloway scritto da Virginia Wolf, Peter Pan nato dalla penna di James Matthew Barrie o il romanzo Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne.

In Italia le prime panchine letterarie sono comparse a Foggia, grazie all’Università, ispirate ai libri più belli della storia. Poi ancora a Macchiagodena, in Molise, a Terrasini in Sicilia, a Napoli, a Ercolano. Nel Lazio alla fine del 2021 sono state inaugurate delle panchine a tema dantesco per il progetto “Eterno Dante” in dodici Comuni della regione, con alcuni dei versi più significativi della Divina Commedia, al fine di avvicinare persone che, con i canali tradizionali, non sarebbero mai arrivate alla lettura della Divina commedia.

Panchine letterarie hanno abbellito l’Aquila, a febbraio 2022, con citazioni di scrittori celebri quali Hemingway, Merini, Gadda, Silone. Ora tocca al Comune di Limena con d’Annunzio.

Per la loro immediatezza e per la capacità che hanno di coinvolgere emozionalmente i cittadini,  le panchine letterarie possono diventare uno strumento importante per costruire il nuovo immaginario italiano, destando curiosità, entrando nella quotidianità di chi le “intercetta”, riavvicinando i cittadini di ogni età ad una memoria condivisa, riproducendo in maniera artistica versi e citazioni delle loro opere più famose.

Non solo letteratura però. Nel corso degli anni sono state infatti realizzate panchine ispirate anche a grandi artisti e personaggi storici, riproducendo le loro opere più famose o citazioni.

Rispetto alla monumentaristica tradizionale si tratta – in sostanza – di  forme di arredo urbano con finalità promozionali, a basso costo, in grado di valorizzare la memoria culturale dei luoghi, sensibilizzando una nuova estetica collettiva, soprattutto tra i giovani, che spesso sono i protagonisti di questi “interventi”, grazie agli accordi realizzati tra le amministrazioni locali e gli studenti degli Istituti artistici presenti nei territori.

La grande sfida è di riuscire a fare emergere una nuova consapevolezza culturale, in grado di ricomprendere un lascito storico, attraverso alcuni essenziali discrimini di valore e di metodo. Anche attraverso una panchina letteraria, segno di rottura contro tutte le banalizzazioni della quotidianità e contro  l’antiestetica di chi non ha memoria.

Autore

Giornalista e scrittore, a partire dalla seconda metà degli Anni Settanta ha collaborato alle principali pubblicazioni dell’area anticonformista. Dal 1990 al 2000 ha fatto parte della redazione del mensile “Pagine Libere”, specializzandosi in tematiche economiche e sociali, con particolare attenzione alla dottrina partecipativa. Scrittore “eclettico” ha al suo attivo diversi saggi dedicati al sindacalismo rivoluzionario e al moderno movimento delle idee. Tra gli ultimi libri: L’Idea partecipativa dalla A alla Z. Principi, norme, protagonisti (2020), La Rivoluzione 4.0 (2022). E’ direttore responsabile del trimestrale “Partecipazione”. Dal 2017 al 2022 è stato componente del CdA della Fondazione Palazzo Ducale di Genova. Dal marzo 2023 fa parte del CdA del MEI (Museo dell’ Emigrazione Italiana).