• 4 Luglio 2024
La mente, il corpo

In diverse parti d’Italia, ma anche nel mondo, sono stati fatti dei sondaggi sulla conoscenza dei giovani riguardo al sesso ed hanno dato come risultato che sono disinformati e ciò che sanno o fanno è solo per “sentito dire” o “per moda”.  

I giovani sono pieni di false convinzioni, crede che la “pillola” sia adatta solo alle maggiorenni, pensa che la “visita ginecologica” sia impossibile per una ragazza vergine. Per questo informare i ragazzi nella fase pre-adolescenziale è determinante per promuovere una vera e propria ALFABETIZZAZIONE in campo riproduttivo e sessuale con un “PRONTUARIO” sulla consulenza contraccettiva fondamentale alla prevenzione. Quindi poter utilizzare internet come intermediario essendo mezzo amato e sfruttato da tutti, in ogni fase di crescita.

Sono pochi i giovani che ricevono una preparazione adeguata riguardo la loro vita sessuale. Lo si legge nel rapporto dell’Unesco “International Technical Guidance on Sexuality Education” del 2009, che siano potenzialmente vulnerabili a forme di sfruttamento, coercizione e abuso, che si verifichino gravidanze non volute e infezioni trasmesse per via sessuale. Molti giovani si avvicinano all’età adulta, avendo a che fare con messaggi contraddittori e confusi sulla sessualità e sui rapporti tra i generi. Imbarazzo, silenzio e disapprovazione non aiutano a discutere in maniera aperta di sessualità da parte degli adulti, inclusi i genitori e i docenti, proprio in quelle fasi della crescita personale in cui sarebbe necessario farlo.  Parlare di questi temi in famiglia è una dimensione tacita, tra detto e non detto, un sapere trasmesso per via informale, su base volontaria, a partire dalle esperienze personali di coetanei o genitori o tramite informazioni acquisite dai media, senza un’adeguata preparazione alle spalle.

C’è urgente bisogno di fare educazione sessuale perché riguarda la persona nella sua totalità e tiene insieme gli aspetti fisici, cognitivi, emozionali, sociali e interattivi della sessualità. Non incoraggia i bimbi e i giovani a fare sesso, ma supporta il loro sviluppo sessuale e dà gli strumenti per conoscere i principi della riproduzione umana, esplorare le emozioni e i sentimenti, le relazioni interpersonali e familiari.  I programmi di educazione sessuale puntano a ritardare l’età del primo rapporto sessuale, ridurre la frequenza di attività non protette, incrementare l’uso di precauzioni per evitare gravidanze non volute e malattie trasmesse sessualmente. L’obiettivo è riconoscere e smontare i falsi miti, ad acquisire una maggiore consapevolezza dei diritti umani e dell’uguaglianza, ad avere rispetto verso gli altri, a comunicare con i propri genitori e gli adulti, a maturare un pensiero critico e a costruire relazioni basate sul rispetto reciproco.

Autore

Laureata in giurisprudenza presso Unifortunato, master in studi economici avanzati e BES, maestra d’asilo.