• 3 Dicembre 2024
Profili

Una collana di opere brevi e agilmente consultabili, che consentano di riportare all’attenzione dei lettori personaggi della storia e della cultura italiana in generale che meritano più attenzione di quella che il mainstream riserva loro: è la serie “Eroi dimenticati”, che l’associazione culturale Le Frecce ha iniziato ad editare.

Al momento sono due i volumi nelle librerie: il primo, di Alfredo Panzini, è dedicato all’eroe della Grande Guerra Roberto Sarfatti e il secondo, di Simone Casi, si intitola Giosuè Carducci. Il gigante ignoto (2023). Entrambi corredati di illustrazioni e foto d’epoca, i volumetti meritano senz’altro una lettura, che serve certamente sia per conoscere pagine magari poco note, sia, come nel caso di Carducci, a farsi un’idea della vita del grande poeta. E a trarne spunto per approfondimenti ed ulteriori letture.

La figura del Premio Nobel, in particolare, è tratteggiata dall’autore con riferimento alla sua vita e alle sue opere, ponendo l’accento sul fatto che, scrive Casi, “se noi oggi siamo italiani e parliamo, scriviamo, leggiamo e pensiamo italiano, lo dobbiamo, tra gli altri, anche a Giosuè Carducci”. Un gigante del quale forse più di qualcuno è in grado di citare almeno un titolo di una sua poesia; molto meno, invece, del suo percorso umano e professionale, di cui l’autore scrive in questo breve saggio, in cui non mancano ovviamente riferimenti all’importanza delle sue opere, da cui “traspaiono una forza e una potenza espressiva senza eguali, unite all’impetuosità dello stile”.

Elementi questi che traspaiono con evidenza nelle parole che proprio Carducci scrisse nel gennaio 1897 in occasione del centenario della nascita del Tricolore, scelte da Le Frecce per illustrare sul sito internet dell’associazione, il volume di Casi (e il motivo per cui è stato scritto e pubblicato): “E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e sì augusta; il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi”.L’obiettivo del libro di Simone Casi dunque è alto. Ma la freccia, come del resto l’associazione editrice dice di sé, è pronta ad essere scoccata “per colpire le passioni nascoste verso la letteratura, i personaggi e i grandi avvenimenti del passato che ancora si ripercuotono sulla nostra attualità”. In modo da renderci più consapevoli di chi siamo e, dunque, italiani migliori.

Autore

Giornalista e scrittrice. Oltre ad aver curato volumi storici e raccolte di poesia (Tra le righe di Riccardo Di Giorgi, Ed. La Vela 2021), ha firmato biografie (Teseo Tesei, All'assalto della gloria, Idrovolante 2018; Adriano Visconti. Chi per la patria muor, vissuto è assai, Ritter 2019), saggi e racconti (tra essi: Dal pantano è nato un fiore. Maria Pasquinelli in Terra benedetta, Idrovolante 2020). In occasione del centenario della tumulazione del Milite ignoto a Roma, ha ideato il volume di racconti Ignoto Militi (Idrovolante 2021), realizzato insieme a Bianca Penna e ad altre autrici. Cultrice appassionata della storia d'Italia e degli Uomini e Donne che ne sono stati protagonisti, la studia con cura ed interesse e ne scrive con fini memorialistici e divulgativi.