
L’uomo ha bisogno di ancore di salvezza, di speranze dettate dalla fede, di qualcosa che sia capace di supportare stati d’animo, di lenire dolori e sofferenze, di illuminare di luce i momenti bui.
Spesso resta difficile rialzarsi dopo una caduta e le zavorre caricate sulle proprie spalle, impediscono di ritornare a riprendere con leggerezza il cammino.
La vita è fatta di strade tortuose e di splendide distese erbose, di deserti e di vette, di laghi ghiacciati e mari in tempesta ma ogni percorso riserva ad ogni essere umano un nuovo sole che sorge fra le nuvole.
Le prove nella vita si presentano senza preavviso,sono capaci di mettere spalle al muro, costringendo a volte ad arrendersi, ma quando soccombe la paura è come accettare la fine di una battaglia da sconfitti.
Le malattie sono le pause che falciano la serenità, chi ne esce vittorioso sviluppa un senso di consolazione che annienta la negatività colorando un nuovo modo di vedere la vita. Tutto ha un senso anche il più insignificante gesto.
I giovani, sono il nostro pegno da riscattare, sono la carezza che auguriamo al mondo di ricevere.
Ancora esistono i ragazzi che custodiscono i valori morali, che portano a tenere in piedi legami familiari, che trovano significativo prestare attenzioni particolari agli anziani, a chi è più debole e indifeso, a chi combatte contro i dolori che comportano certe malattie.
Non è sempre vero che i giovani di oggi sono egoisti e ribelli, come sempre ci sono gli uni e ci sono gli altri.
Tanti giovani sono vicini alla loro Fede, tanti cristiani condividono il loro tempo adoperandosi nei pellegrinaggi per aiutare coloro che non hanno aiuti.
Carovane di ragazzi e ragazze volontariamente si candidano come accompagnatori nei viaggi di culto, percorrendo accanto ai molti ammalati lunghe strade, fino a raggiungere i luoghi più desiderati dove rivolgere le più profonde preghiere, in cambio di un minimo segno anche senza grandi miracoli.
E così, itinerari verso Lourdes, Fatima, Medjugorje vedono numerosi giovanissimi impegnati a spingere le sedie a rotelle di chi con devozione e immensa fede si reca in quei luoghi santi ed eterni.
Ai piedi della grotta, Nostra Signora di Lourdes, appare Piccola,Delicata e Candida. Il nastro, come un lembo di cielo le cinge la vita, quasi a ricordare il colore dell’infinito Paradiso, dove Suo Figlio, dal Suo ventre vive nell’azzurro del Firmamento. Le mani giunte ed il volto con lo sguardo verso la luce, con il rosario che scende lungo la sua veste con la piccola croce come a terminare un percorso di vita e due rose gialle ai piedi di Maria a ricordare la luce di Dio. E’ proprio verso quel luogo che milioni di giovani si sono avvicinati alla fede,negli anni, grazie ai cosiddetti “treni bianchi” che trasportano gli infermi che partono da tutta l’Italia per raggiungere la Vergine che nel 1858 apparve per la prima volta alla Piccola Bernadette, una semplice contadina priva di istruzione che non aveva mai frequentato nemmeno il catechismo e che dunque nulla sapeva del significato della frase “ Sono l’Immacolata Concezione” e che per ricordare le stesse parole dovette ripetersele durante tutta la strada di ritorno verso casa.
La “Signora” apparve alla giovane contadinella mentre con la sorella erano intente a raccogliere la legna.
Le apparve per 18 volte dall’11 Febbraio al 16 Luglio del 1858, da allora si sono verificate molte guarigioni e altrettante conversioni.
Il maestoso Santuario si erge sopra alla minuscola grotta con il fiume Gave di Pau che scorre dinanzi ad esso e con la sorgente dei miracoli, che dal 25 Febbraio 1858, (giorno in cui la Vergine indicò a Bernadette dove scavare con le manine,per trovare l’acqua sorgiva) sono diventati i luoghi più visitati dai pellegrini cristiani e anche dai giovani di tutto il mondo. Sono le conversioni dei giovani i miracoli più sentiti, che emozionano e danno speranza.
Bernadette era poco più di una bambina con i suoi innocenti 14 anni quando vide per la prima volta la Vergine senza peccato. Era giovanissima e dovette imparare a lottare per riportare le parole riferite dalla Madonna e farle arrivare fino a noi tramandate nei secoli.
Ad oggi sono sempre meno i giovani, i paesi invecchiano, troppe case sono abitate da persone anziane, le nascite sono sempre di meno e la causa è inevitabilmente l’ economia.
Chi resta nei borghi decide ed accetta un progredire lento, si adegua a determinati modi di fare che portano alla sostenibilità di piccoli gruppi di volontari animati dalla passione di proteggere il passato che appartiene ai sogni e ai ricordi.
Sono tante le persone che partono e non tornano più, che manifestano il desiderio di organizzare un nuovo futuro lontano, in questo modo si svuotano i paesi e i cuori di chi deve restare. Ma la fede aiuta a restare!
Bisogna avere fede. Quella stessa che ci permette di tornare a vivere nonostante le paure. Tutto è già scritto come un giornale appena stampato che racconta ciò che e’ stato, provando a prevedere ciò che poi sarà. Il miracolo dei nostri borghi resta ancora come forza di devozione.
Abbiate fede, non perdetevi mai, neanche nelle situazioni più assurde e disparate. E’ tutto un disegno nel Firmamento. Abbiate fede sempre! Esistono gli angeli, sono forme d’amore dall’aspetto amichevole e sincero.Affidatevi e Fidatevi sempre!