La relazione genitore figlio si forma già nelle prime ore di vita del bambino, anzi qualcuno afferma che essa si forma già nel grembo materno per poi rafforzarsi attraverso la comunicazione affettiva creando, così, la basi per uno sviluppo psico-fisico equilibrato e sereno.
Crescere un figlio non è semplice, soprattutto nella società odierna, dove le giornate scorrono veloci e la mente è presa da tanti pensieri e problemi da risolvere. Ecco che spesso ci facciamo prendere da troppe ansie e paure che, purtroppo, potrebbero influenzare anche lo sviluppo e la crescita dei nostri piccoli.
Diversi studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che noi genitori, spesso, trasferiamo le nostre ansie sui bambini.
Quanti bambini hanno paura dei cani o di qualche insetto, perché la stessa paura ce l’hanno il papà o la mamma? Oppure hanno paura dei ladri o addirittura di un semplice temporale?
C’è da dire che è un comportamento molte volte intuitivo del genitore. Nessuno, in realtà, vorrebbe trasmettere ansia al proprio figlio, anche perché è una sensazione emotiva che mette a disagio chi ne soffre. Assumere un comportamento sempre positivo nei confronti della vita è il modo migliore per crescere i nostri figli, ma ciò richiede tanto sforzo e tanto impegno.
Noi genitori temiamo per il bene dei nostri figli. Questo è normale ed è sano. Fa parte del fantastico mestiere di padri e madri. La paura è anche molto contagiosa e spesso porta a provare paure sempre più grandi. Ma come possiamo evitare di trasmettere questo stato emotivo ai nostri figli? La maggior parte degli psicologi ritiene che per non crescere figli ansiosi bisogna evitare gli atteggiamenti iperprotettivi e ipercritici e dare, invece, via libera ad una buona dose di affetto e di supporto emotivo, aiutandolo a superare con calma e serenità ogni tipo di paura… in poche parole significa stargli vicino e non bloccarli nella loro esplorazione rendendoli, così, bambini sicuri per farli diventare dei futuri piccoli esploratori.