• 3 Dicembre 2024

Fuori è freddo e gli edifici brillano di luci colorate. Le vetrine dei negozi sono esposizioni di golosità e ghiottonerie. I torroncini al cioccolato sono schierati in prima linea per i palati sopraffini, panettoni, mostaccioli, pandoro e roccoco’, tutto profuma di dolcezza! Un ragazzo ha appena acquistato  l’anello per la sua amata,promessa sposa, un diamante che brilla quanto la stella piu luminosa.Le strade sono fiumi di colori fra buste e pacchetti. Le città si riempiono di allegria, colonne sonore di film visti e rivisti diffondono note ed immagini  armoniose di una emozionante atmosfera magica.Manca un solo giorno al Natale, gli ultimi acquisti, i pacchettini da sistemare sotto l’immenso albero accanto al camino di marmo bianco sul quale abbondano ricche decorazioni di cristallo, luminarie e ghirlande profumate. In cucina l’odore delle ostriche e aragoste  preparate dal personale  addetto ai fornelli, riporta agli occhi l’ultimo fotogramma di una giornata al mare, rivive il palato di quel sapore  salmastro dei momenti di fine estate sdraiati alla prua della barca a godersi il sole di settembre. Tutto è pronto per riunire famiglia e amici ad attendere un nuovo Natale, tutti insieme a tavola a mangiare i ricchi  piatti tipici della Vigilia aspettando di scartare i numerosi e preziosi regali non richiesti in una letterina ma chiesti e quasi pretesi in un messaggio su whatsapp a mamma o papà. È l’ immagine del Natale di oggi in un contesto prettamente pari al livello medio alto di vita ma, sapete nelle case della gente meno fortunata come si vive il day Christmas?

Una famiglia dove lavora solo il papà e che percepisce uno stipendio che a malapena arriva ai 1400 euro, due bambini da crescere, un affitto di 450 euro al mese, le bollette da pagare, l’assicurazione dell’automobile, il carburante, cibo per mangiare,latte e pannolini…il materiale scolastico, le scarpine ai bimbi…gli imprevisti! La mamma non può permettersi di lavorare perché pagare un asilo nido non è possibile,né tanto meno una babysitter. Ma Natale è meraviglioso e nella loro abitazione, entrambi i genitori ogni anno creano l’atmosfera magica per i loro piccoli. Dopo aver preso parte alla messa di Natale,tutti a casa!Un piccolo albero di Natale ,decorazioni tramandate da anni, fiocchetti e campanellini, un presepe con casette di cartone e pastorelli, la capanna con la Sacra Famiglia,i re magi e le pecorelle,qualche lucina ad illuminare quel piccolo capolavoro. Un  pochino di legna scoppiettante sul fuoco,finalmente la tavola imbandita con zeppoline appena impastate e fritte , il pollo comprato dall’amico contadino, ripieno con pane bagnato nel latte, uova, formaggio e pezzetti di salumi avanzati in frigo, prima  ben rosolato con olio ,cipolla, sedano,carota e poi annaffiato con un po’ di vino bianco. Una volta aggiunta la passata di pomodoro,fatta in casa ad agosto e conservata in dispensa, si lascia cuocere un ottimo sugo che poi diventerà il condimento dei zitoni,la pasta lunga da tagliare a mano  in modo grossolano . A tavola sarà il piatto d’onore, seguito poi dalla verdura, cime di rape o “Cardilli”. Le caldarroste, castagne raccolte in montagna arricchiscono il pranzo e per finire le favette con miele e codine di zucchero colorato. I bambini aspettano trepidanti che si apra il pandoro regalato dal datore di lavoro del loro papà.  È una gran festa! Felicissimi aprono i pacchetti regali che sono sotto l’alberello, una calda sciarpa  per il loro papà che lavora al freddo, un paio di calze per la mamma, per Anna una bambolina dai capelli biondi,lentiggini e un grande sorriso. Per Mario un camioncino rosso con un carico di caramelle colorate. Un Natale semplice ma allegro,dove ognuno è felice del poco,dove tutti sono uniti nel nulla. In un nulla che definisce uno stato di vita posto al limite della sopravvivenza, dove ci si contenta di essere riuniti intorno ad un tavolo con gli affetti più cari. Dove si ride e si cantano i motivetti natalizi ,fischiettando e giocherellando con i bambini.

Fuori, in città fra i luccichii delle vetrine  e dei numerosi alberi illuminati, decine  di senza tetto, adagiati ognuno sul proprio   cartone di fortuna, riscaldati dal corpo di un amico cane sperano in una notte senza pioggia, senza neve. Ma il Natale è dichiarazione d’amore anche per i più poveri e tanti sono gli angeli che la notte dove rinasce ogni anno, nella fredda grotta  il Bambino Gesù, riportano il calore di un dono, riscaldano non solo il cuore ma anche lo stomaco ai poveretti e ai loro fedeli amici. Sono i volontari di molte associazioni, come gli angeli della Crocerossa, della Misericordia, delle Parrocchie, ragazzi e ragazze, uomini e donne che prima di sedersi alle loro tavole imbandite dedicano il loro tempo a distribuire piatti caldi e coperte . Oltre loro, nelle terre bombardate dove la guerra non si placa,dove i corpi putrefatti non ricevono sepoltura,dove non si pensa a risorgere né a rivivere, dove i bambini non sognano doni da scartare ma urlano il dolore della solitudine e dell’abbandono, dove la vita finisce fra i proiettili che bruciano nella carne e gli occhi si chiudono ai soli colori non delle armoniose luminarie ma delle fiamme di esplosioni,oltre tutto ciò non è  Natale…

E che Natale è  quello della nonnina che ha una pensione di 300 euro, che vive da sola,che non ha nessuno, che fra casa e spese non ha  neppure  il modo di comprarsi un dado per una minestra calda? Una interpretazione del Natale che potrebbe essere una rappresentazione teatrale dove al calare del sipario lascia nel cuore di ognuno una riflessione: uomini del mondo nel Natale soggettivo!  Dunque, domani,25 Dicembre 2023 sarà il giorno in cui si leggerà ovunque Marry Christmas,圣诞节快乐, Feliz navidad, Joyeux Noël, dove le pattumiere saranno stracolme di cibo avanzato e buttato via, dove i più fortunati avranno modo di guardare i loro figli sorridere e stringerli al loro cuore. 

La nascita di Gesù sia la Rinascita di cambiamento per poter apprezzare la vita, per imparare a rispettare ogni essere umano, per poter offrire un domani migliore a tutti,affinché la diversità economica non sia tale da non poter assaporare un briciolo di felicità nel giorno più caldo d’amore. Affinché il desiderio di pace scritto in una letterina ed espresso nelle preghiere dei fedeli non rimanga solo una  frase .

Il Natale dei poveri resta l’esempio più prezioso, il quadro più esplicito e realistico per rinnovare la nascita del povero bimbo venuto alla luce in una stalla ma illuminato dalla stella piu bella!

Perché come ci insegna la vita i più ricchi di bontà e di sincero altruismo  sono sempre i più poveri!

Autore

Carmela Picone nasce nel 1969 a Solopaca , in provincia di Benevento. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità Classica, leggendo Pirandello scopre la passione per il teatro. Partecipa e vince un concorso letterario con La Libroitaliano Editore e vede le sue poesie pubblicate in un’antologia. Scrive il romanzo “Gocce d’Amore” che ottiene immediato successo tanto da interessare un regista romano che chiede all’autrice di scrivere una sceneggiatura tratta dal proprio libro per la progettazione di un film. Nel 2021 scrive “La poesia delle parole semplici” una silloge pubblicata dalla Atile Editore. Le passioni restano la scrittura, i viaggi ,la recitazione e la pittura . Ama molto viaggiare, scoprire nuove culture, ammirare nuovi paesaggi e far tesoro delle emozioni che ne scaturiscono dopo ogni luogo ammirato. La sua ambizione più grande resta quella di promuovere il territorio nel quale è nata, e dove oggi s’impegna nel sociale per tenere vive le tradizioni e per portare alla conoscenza di tutti la meraviglia e i tesori della sua terra. piccola perla del Sannio.