• 24 Novembre 2024
La mente, il corpo

Ci sono troppi silenzi ovattati di ipocrisia, ci sono troppi schiamazzi imbrattati di invidia. Il frastuono del presente è come una fionda che getta il sasso per colpire e spaccare la lastra della finestra sul futuro. Tutti ostentano doti invisibili per poter sopraffare chi ha titoli dopo aver sacrificato tutto nella propria vita. La gente è troppo cieca per ammirare il mondo e si limita a vedere ciò che vuole vedere! Realtà contorte, parole taglienti che dividono di netto corpi straziati da frasi maledette. La carità diventa furto e l’elemosina diviene pretesa, le parole corrodono , gli sguardi uccidono. Ogni nota diventa urlo e ad ogni lamento non corrisponde più una preghiera, ma una lama da affondare nelle piaghe. Facciamo parte come umanità di una stirpe mediocre senza più valori da tramandare. Non ci sono più dialoghi ma display tecnologici da visionare. Non ci sono momenti di incontro ma di scontro evitando ormai di ascoltare ragioni. Non si rispetta più la vita stessa e i figli uccidono le madri, i padri ammazzano le mogli, i figli senza pensarci. Siamo un popolo di zombi che girovagando nelle menti lasciano tracce della sola malvagia ipocrisia. Siamo come una fiaba scritta al contrario, tutti bugiardi d’eccellenza che fondano su basi di fango palazzi di menzogne.

Per quale misteriosissimo motivo ci si incarta in un modo talmente ignorante ?

Mangiafuoco, dopo aver divorato tutti i burattini, sembra essere  intento solo a trastullarsi fra pizzi e oscurità tracciando la strada dissestata di un cervello intriso di vernice grigia.

I lettori di questa fiaba chiamata vita, sono ormai consapevoli di aver scelto un libro destinato al macero e opzionandolo sono stati gli pseudonimi di marionette mosse sul palcoscenico del melodramma.

Mangiafuoco, in accordo con il gatto e la volpe, ha promesso a Pinocchio tante monete d’oro come frutti di alberi marci, lo ha spinto verso il paese dei balocchi rivelatosi poi il paese degli allocchi!

Poveri coloro che credettero, miseri coloro che scrissero vocali e consonanti senza conoscere l’alfabetiere!

Soppressi dall’emotivita’ e dalle percosse psicologiche , troppi lettori fra le pagine del libro leggono solo assenze e menzogne…

Al buio costretti a non vedere, al sole costretti a vedere troppo! E pubblicamente costretti ad essere sordi e ciechi…

Così Mangiafuoco,il gatto e la volpe continuano a rovistare nei cervelli lesi dei lettori affinché si rinnovi il canto matematico per l’impaginazione di un nuovo libro di favole da stampare in un tempo ancor lontano…

Ma la coscienza inizierà  ad incalzare? …fra le strade, negli sguardi, sulle scene, fra le mani …la stanchezza che spezza clessidre di bugie…alienati dai soprusi, dalle violenze, dalle guerre, siamo popoli svuotati di anima che naufragano in oceani di solitudine, dove il genere maschile e femminile sembra confondersi nel riflettersi nello specchio di una società troppo confusa. Siamo ciò che viviamo, non viviamo per ciò che fummo destinati ad essere come esseri umani! La fede un giorno forse ci darà la forza di aprire gli occhi sul giusto e di recuperare le coscienze perdute per ritrovarci un giorno a riscoprire le delicate movenze vestite di educazione per essere nuovamente umanità.

Autore

Carmela Picone nasce nel 1969 a Solopaca , in provincia di Benevento. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità Classica, leggendo Pirandello scopre la passione per il teatro. Partecipa e vince un concorso letterario con La Libroitaliano Editore e vede le sue poesie pubblicate in un’antologia. Scrive il romanzo “Gocce d’Amore” che ottiene immediato successo tanto da interessare un regista romano che chiede all’autrice di scrivere una sceneggiatura tratta dal proprio libro per la progettazione di un film. Nel 2021 scrive “La poesia delle parole semplici” una silloge pubblicata dalla Atile Editore. Le passioni restano la scrittura, i viaggi ,la recitazione e la pittura . Ama molto viaggiare, scoprire nuove culture, ammirare nuovi paesaggi e far tesoro delle emozioni che ne scaturiscono dopo ogni luogo ammirato. La sua ambizione più grande resta quella di promuovere il territorio nel quale è nata, e dove oggi s’impegna nel sociale per tenere vive le tradizioni e per portare alla conoscenza di tutti la meraviglia e i tesori della sua terra. piccola perla del Sannio.