Oggi la comunicazione tra i giovani sembra essersi sviluppata considerevolmente: nasce, infatti, la comunicazione virtuale. Ma ciò rappresenta davvero un vantaggio?
Le nuove tecnologie, si sa, contribuiscono notevolmente ad accorciare le distanze; grazie ai social, infatti, nascono nuove amicizie e, in alcuni casi, amori. Ma attraverso i nuovi mezzi di comunicazione ci si tiene in contatto anche con l’amico del cuore, il vicino di casa o il familiare. Alle uscite in comitiva si preferiscono i gruppi su Whatsapp, una chiacchierata viene sostituita da una videochiamata ed i giochi all’aria aperta nemmeno a nominarli… ormai esistono i videogiochi! Anche la concentrazione a scuola è sensibilmente limitata a causa del continuo utilizzo degli smartphones, nonostante l’invito dei docenti a non utilizzarli. Si tratta di una vera e propria dipendenza, che colpisce maggiormente i giovani, ma che pian piano sta divagando tra gli adulti. Anche quando sono in compagnia, i giovani sono in un certo senso soli: sono impegnati ad aggiornare il proprio profilo Facebook o a scegliere il filtro più strambo su Snapchat. Inoltre, la soglia di età di coloro che utilizzano strumenti tecnologici sempre più moderni, si è decisamente abbassata: i bambini, fin dai primi anni di vita, utilizzano alla perfezione tablet e smartphones spesso senza nemmeno la supervisione dei genitori che, sommersi dal lavoro, evitano di far giocare i propri figli all’aria aperta preferendo questa nuova forma di intrattenimento.
Ma la tecnologia, se utilizzata correttamente, può costituire un’enorme ricchezza in ogni ambito, diventando anche un’opportunità di lavoro; basti pensare al Centro di Sviluppo App che ha assunto centinaia di giovani nella sede napoletana della nota azienda Apple. Dunque l’importante è conoscere i limiti delle nuove tecnologie, saperle sfruttare al meglio e non abusarne, in quanto guardarsi negli occhi ed arrossire di fronte ad un complimento sono e dovranno essere per sempre i piaceri migliori della vita.