• 4 Luglio 2024
Alimentazione

Molte ricette hanno origine dalla maestria e creatività delle suore nei conventi.

Anche la Pignolata messinese venne creata da suore messinesi che usavano preparare mucchietti di pinoli mischiati con il miele da regalare alla fine delle celebrazioni religiose. Ma i pinoli scarseggiavano, così le religiose li sostituirono con della pasta all’uovo fritta nello strutto creando delle piccole pigne. Da qui il nome Pignolata.

Si utilizzavano ingredienti poveri della tradizione contadina come acqua, farina, uova e strutto. Per questo era considerato un dolce “popolano”. Nel 1516 Carlo V d’Asburgo, alla morte del nonno Ferdinando d’Aragona, fu nominato re di Spagna ereditando anche la Sicilia. I nobili spagnoli, quindi, subentrarono agli Aragonesi e, pur apprezzando la pignolata, la consideravano un dolce “plebeo”. Per questo chiesero ai pasticceri messinesi di sostituire il miele con una glassa al limone (tipica della Sicilia) e una al cioccolato, che proprio in quegli anni veniva importato dall’America.

Col tempo la ricetta venne perfezionata. La cottura al forno sostituì la frittura e venne confezionata come una grossa pigna metà bianca e metà nera, arrivando ad essere considerato il dolce tipico di Messina. Nasce per celebrare il carnevale, ma oggi si può trovare nelle pasticcerie siciliane tutto l’anno.

La ricetta è lunga, ma vale la pena provarci.

Buon lavoro e buon appetito.

Pignolata messinese

Ingredienti

300gr. di farina

3 uova

20 gr. di burro

20 gr. di zucchero semolato

300 gr. di zucchero a velo

2 cucchiai di Grappa

1 limone

200 gr. di cioccolato fondente

Olio di semi di arachidi per friggere

In una capiente ciotola unire 2 uova intere e un tuorlo, il burro ammorbidito, lo zucchero semolato, la farina, la grappa e la buccia del limone grattugiata.Impastare prima con un cucchiaio di legno e poi con le mani fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Far riposare per circa un’ora in frigorifero.

Quindi con  l’impasto formare dei cilindri di un 1 cm di diametro e tagliarli in pezzi di circa 2 cm.

In una padella scaldare abbondante olio di arachide, friggere i pezzetti di impasto poco alla volta e disporli  su carta da cucina per eliminare l’olio in eccesso.. Far raffreddare.

Per la glassa al limone:

montare  a neve ben ferma l’albume rimanente con 150 g di zucchero a velo e il succo del limone filtrato.

Immergere metà dei pezzi di pasta e appena saranno ben ricoperti posizionarli su un piatto da portata formando  una montagnola.

Per  la glassa al cioccolato:

Tagliare a pezzetti il cioccolato fondente e scioglierlo in un pentolino con un paio di cucchiai d’acqua. Aggiungere il rimanente zucchero a velo e mescolare con una frusta. La glassa è pronta quando diventa densa. Versare i rimanenti pezzi di impasto poco alla volta nella glassa al cioccolato. Disporli  vicino a quelli al limone formando una montagnola speculare.

Fare raffreddare in frigo e servite.

Autore

Babette è una studiosa di cultura materiale ed in particolare di alimentazione. Si dedica a sperimentare soprattutto piatti d'epoca rivisitandoli senza alterarne la natura. Sta per pubblicare un libro di storia culinaria corredato da ricette