• 9 Marzo 2025
Cultura

Lo sapevi che Socrate aveva una tecnica per trattare con le persone fastidiose?

Ti è mai capitato, durante una discussione, che l’altra persona iniziasse a urlare per dimostrare di avere ragione? Non c’è nulla di più insopportabile, vero?

Un giorno, Socrate fu attaccato da un uomo, una persona maleducata e incivile, che arrivò perfino a schiaffeggiarlo con argomenti insensati. Anche oggi ci sono molte persone così… Quando non sanno come esporre le proprie idee, diventano aggressive.

Ma come reagì Socrate? Non fece nulla! Non urlò, non rispose con violenza, nulla.

Uno dei suoi discepoli gli chiese perché fosse rimasto impassibile, e il grande filosofo rispose: “Se un asino mi avesse dato un calcio, lo avrei forse portato in tribunale?”

Cosa ci insegna Socrate? Che una persona intelligente non deve mai abbassarsi al livello di un idiota. A volte, il silenzio è la risposta più elegante.

Non a caso la parola eleganza deriva dal latino electro, che significa luce. Cosa significa questo? Che una persona elegante non è quella che indossa abiti firmati o possiede oggetti costosi, ma quella che sa come comportarsi, quando parlare e quando tacere. Socrate ci insegna una lezione fondamentale: non è necessario scendere al livello di chi ci offende. Reagire con la stessa moneta, infatti, significherebbe solo alimentare un circolo vizioso di negatività. Il silenzio, al contrario, può essere un’arma molto più potente, in quanto dimostra una superiorità morale e intellettuale. Socrate ci invita a riflettere sul significato della parola “eleganza”. La sua etimologia ci svela molto sul significato profondo di tale termine. Le radici affondano nel latino eligere che significa “scegliere”.

Quindi, letteralmente, “eleganza” significa “atto di scegliere”. Ma non si tratta di una scelta qualsiasi, bensì di una selezione accurata e consapevole. L’eleganza è strettamente connessa all’educazione e al rispetto per gli altri. Una persona elegante è colui che sa dominare le proprie emozioni, che non si lascia trascinare dalla rabbia o dalla frustrazione, e che mantiene sempre un atteggiamento pacato e rispettoso, anche di fronte alle provocazioni. Certamente, i social media hanno contribuito a creare un clima di scontro e di polarizzazione, in cui le opinioni vengono spesso espresse in modo aspro e senza alcuna mediazione. Ma le radici del problema sono più profonde e affondano nella cultura contemporanea, caratterizzata da un individualismo esasperato, da una crescente competitività e da una perdita dei valori. In un mondo sempre più rumoroso e violento, la figura di Socrate rappresenta un faro di saggezza e di equilibrio. La sua capacità di affrontare le avversità con pacatezza e lucidità ci invita a riflettere sul nostro modo di comunicare e di relazionarci con gli altri. Imparare a gestire le nostre emozioni, a controllare la nostra lingua e a rispettare le opinioni altrui, anche quando sono diverse dalle nostre, è una sfida che ci riguarda tutti.Quando siamo all’interno di una conversazione in cui vogliamo anche dire come la pensiamo, è fondamentale che non consideriamo oggettivo il nostro pensiero: il giudizio è opinabile e noi dobbiamo intervenire mostrando educazione, prima di esporlo. Per farlo, quando iniziamo a dire la nostra, dobbiamo anticipare con “La mia opinione personale è..” o frasi simili, in modo da rassicurare l’interlocutore che siamo consapevoli che non tutti la penseranno come noi ma che ci teniamo a evidenziare il nostro personale punto di vista. Infatti non c’è nulla di più elegante della gentilezza . Se qualcuno fa o dice qualcosa di carino nei nostri confronti dire grazie è un modo molto efficace per comunicare in modo elegante. Spesso se ci viene fatto un complimento lo sminuiamo e agiamo come se non lo meritassimo. Invece dobbiamo abbracciare quelle belle parole e farle nostre, magari ricambiando con un altro complimento. Non è scontata la gentilezza, dunque accorgersene ci mostra come persone sensibili, anche all’eleganza. Il fascino di una conversazione che ci conquista deriva da come si usano le parole .

Saremo sicuramente rimasti colpiti da qualcuno per la sua affabilità nell’esprimersi o per la sua eleganza nel coinvolgerci in una conversazione, nel raccontarci un evento accaduto. Sta tutto nel sapere come comunicare , anche attraverso il silenzio, ma in realtà  il primo step fondamentale per imparare a parlare è imparare ad ascoltare . In questo modo oltre a comprendere a fondo il vostro interlocutore, dimostrerete l’interesse in ciò che sta raccontando, questo lo metterà a suo agio. A fronte di ciò che ha spiegato, fai domande, trova spunti per continuare la conversazione e il tema che state affrontando insieme. L’abito non fa il monaco, ma il linguaggio sì, perché denota immediatamente lo stile personale ed il livello di raffinatezza che la persona possiede.

Autore

Laureata in Giurisprudenza e pubblicista iscritta all’albo dei giornalisti. Ha lavorato presso casa editrice e collaborato in 4 testate giornalistiche sia nel Casertano che nel Beneventano. Proprietaria e direttrice resposanbile della Testata giornalistica “Sannio Matese Magazine”, registrata presso il tribunale di Benevento, che ha come obiettivo informare, formare e valorizzare il territorio a cui è particolarmente legata del Sannio e del Matese. Presidente dell’Associazione Incanto, da lei stessa fondata, volta alla realizzazione di eventi culturali, sociali, editoriali, mirante principamente a collaborare con le scuole trattando temi socialmente delicati tramite la sensibilizzazione, attraverso il suo format da lei stesso idealizzato “Love Life”.