
Il significato di Campi Flegrei, derivante dal greco , letteralmente significa “campi ardenti”, sono un’area estesa di natura vulcanica della città di Napoli, con un diametro di 15-18 km, i cui limiti sono dati dalla collina di Posillipo, dal monte di Cuma e dal monte di Procida , buona parte della caldera si ritrova anche nel mare. L’area dei Campi Flegrei è compresa nei comuni di Bacoli, Pozzuoli, monte di Procida, Giugliano in Campania, Quaglio, Marano di Napoli e Napoli. In particolare, i primi quattro comuni citati, che occupano la caldera flegrea, sono quasi completamente flegrei. Dal 1538 non ci sono state più eruzioni, ma continuano i segnali di attività, in particolare i Campi Flegrei sono caratterizzati da vulcanismo secondario e sono noti per il fenomeno del bradisismo .
I ricercatori hanno preso in considerazione le immagini termiche di due aree della Solfatara di Pozzuoli, realizzate tra il 2021 e il 2022, e hanno ricavato i relativi dati di temperatura. Le aree considerate sono state quelle della Bocca Grande, sede di fumarole e principale fonte di emissioni di gas, e Fangaia, non molto distante dalla Bocca Grande e che non mostra emissioni dirette di gas in atmosfera. In queste zone i valori di temperatura sono attendibili perché non influenzati dalla componente antropica.
In particolare, i ricercatori hanno analizzato le differenze di temperatura tra le due aree ricorrendo a 2 diversi metodi statistici, che rendono più sicura l’interpretazione dei dati. Ciò ha permesso di rilevare variazioni anomale di temperatura e di metterle in relazione con i terremoti più forti registrati nell’area flegrea.
Lo studio ha mostrato che la temperatura al suolo è cambiata nei giorni o nelle settimane precedenti ai sismi considerati. Il terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto il 20 maggio 2024, per esempio, è stato preceduto di tre giorni da un aumento di temperatura di 5 °C. Il sisma di magnitudo 4.2 del 27 settembre 2023, invece, è stato preceduto di sei giorni da un aumento di temperatura superiore a 7 °C. L’ultima scossa molto forte, quella del 13 marzo 2025, di magnitudo 4.6, non è stata oggetto dello studio in quanto troppo recente.Il livello di sismicità raggiunto è ormai simile a quello dell’ottobre-dicembre 1983, quando una lunga sequenza di scosse, centinaia al giorno, con punte di magnitudo 3.8-4.0, lesionò un gran numero di case, già segnate dal pesante terremoto dell’Irpinia (23 novembre 1980).La gente è spaventata, l’aumento della frequenza e dell’intensità dei terremoti alimenta i timori di una possibile eruzione, le autorità vanno in ordine sparso e i turisti disdettano le prenotazioni nonostante il supplemento estivo di queste settimane.La nuova zona rossa bradisismica interessa una popolazione di 84.961 abitanti suddivisi tra i 9.933 nel comune di Bacoli, i 30.389 tra i quartieri napoletani di Bagnoli, Soccavo, Agnano, Pianura, Fuorigrotta e Posillipo e i 44.639 nel comune di Pozzuoli. E un patrimonio edilizio da controllare pari a 15.516 edifici (2.604 a Bacoli, 3.332 a Napoli, 9.580 a Pozzuoli). Su questa porzione di territorio agirà il decreto-legge del governo “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”, approvato il 13 ottobre scorso e attualmente in fase di conversione in Parlamento.“Il piano di evacuazione secondo me è sottodimensionato perché si riferisce ad un quadrante di 500 mila persone ed è basato sul presupposto di ‘precursori’ capaci di anticipare l’eruzione, permettendo così di attivare l’evacuazione con 72 ore di anticipo”, ripete Mastrolorenzo. “Si tratta di una supposizione probabilistica senza fondamenti scientifici.”
“A differenza di vulcani come l’Etna o lo Stromboli i Campi Flegrei , hanno lunghe stasi che inducono a pensare non ci saranno più eruzioni, ma non è così. Possono esplodere all’improvviso, lo hanno già fatto nell’antichità e, più recentemente, nel 1538, come detto, quando è comparso il Monte Nuovo.”
Non ci resta che pregare e che Dio ce la mandi buona!