• 22 Dicembre 2024
Editoriale

In un contesto storico dove la guerra segna con la morte paesi e umanità, ci troviamo a pochi giorni dalle feste natalizie, dove inevitabilmente il resto del mondo va avanti, fra vetrine addobbate e compere da fare. Sembra assai inadeguato parlare di addobbi, canti di cori, alberi illuminati, luci e colori ma la realtà a volte appare crudele, deve scindere il bene dal male, le lacrime dai sorrisi senza quasi tenere conto del dolore che taglia di netto il pianeta. Un po’ come la morte di un caro e la continuazione della vita che porta il resto della famiglia a proseguire, ebbene nonostante siamo circondati di notizie dolorose, dobbiamo rispettare i sogni dei bambini, le attese del resto del mondo, di chi è appena venuto alla luce, di chi non smette mai di sperare, dobbiamo tenere viva la magia del Natale!

Natale è in ogni gesto, in ogni sguardo, nei piccoli accenni di comprensione e affetto. Il Natale è nella condivisione, nel vero senso di rinascita che nulla ha a che vedere con gli stereotipi di un concetto di business del momento.  Natale non sono i messaggi ricevuti con una broadcast su whatsapp da indirizzare a tutta la rubrica telefonica con un modello unico di presentazione.  Natale è ciò che sei veramente e non ciò che vorresti apparire, è il senso di “appartenenza” all’essere autentici, all’individualità che scaturisce al momento di realizzare che si ha una propria anima e coscienza di essere vivi. Il Natale non è fatto di vetrine da svuotare a costo di restare senza soldi solo perchè si deve fare! No, si deve fare ciò che si sente di fare. Non serve riciclare un dono perchè ci si sente obbligati, il dono è tale se fatto con amore. Natale è meraviglioso per il senso spirituale che rappresenta, il resto non è il Natale. I doni portati da Santa Claus sono simbolicamente dati ai bambini buoni, per attestare il comportarsi senza cattiveria e odio e per questo il meritare il dono d’amore, ma non è riferito il concetto solo ai bimbi, soprattutto agli adulti che ancora pare non capirne il profondo significato; ogni giorno, ogni ora trascorsa è un Natale da festeggiare. 

Ed è per questo che senza dilungarmi molto, mi voglio oggi rivolgere a voi collaboratori che insieme abbiamo percorso un cammino che ci ha fatto scrivere uniti dalla stessa passione, a voi dico grazie, per esserci stati sempre.

A voi lettori, che avete apprezzato o criticato i nostri articoli di questo ultimo anno.

Ci siamo emozionati per ogni vostro complimento e ci siamo arricchiti correggendo i nostri errori ad ogni vostra critica. In entrambi i casi ci avete insegnato a crescere.

È meraviglioso scrivere con l’anima cercando di creare delle immagini che riescono ad emozionare, ma senza sforzi, in modo spontaneo e naturale, ascoltando le note armoniose dettate dal cuore.

Un grazie a tutti voi, per la vostra partecipazione ed il vostro supporto, vi auguro di trascorrere un Natale in compagnia dei vostri più cari affetti e di iniziare un nuovo anno all’insegna di tanta pace e rispetto, di condivisione e di umiltà.

Mettiamo da parte l’invidia per una volta e cerchiamo di riprenderci la libertà di dare valore ai valori! La vita è troppo breve per perdere del tempo prezioso, in quella

letterina da scrivere a Babbo Natale mettiamoci un pizzico di verità desiderando la vita da vivere con sincerità. Non cerchiamo di comprarci la simpatia delle persone

con ipocriti sorrisi o ancor peggio mostrandoci vittime sacrificali, piuttosto, mostriamoci per ciò che siamo veramente. La più bella conquista è nel ricevere

consensi autentici e meritati.

Buone Feste a tutti e a ritrovarci con l’inizio del nuovo anno.

Autore

Carmela Picone nasce nel 1969 a Solopaca , in provincia di Benevento. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità Classica, leggendo Pirandello scopre la passione per il teatro. Partecipa e vince un concorso letterario con La Libroitaliano Editore e vede le sue poesie pubblicate in un’antologia. Scrive il romanzo “Gocce d’Amore” che ottiene immediato successo tanto da interessare un regista romano che chiede all’autrice di scrivere una sceneggiatura tratta dal proprio libro per la progettazione di un film. Nel 2021 scrive “La poesia delle parole semplici” una silloge pubblicata dalla Atile Editore. Le passioni restano la scrittura, i viaggi ,la recitazione e la pittura . Ama molto viaggiare, scoprire nuove culture, ammirare nuovi paesaggi e far tesoro delle emozioni che ne scaturiscono dopo ogni luogo ammirato. La sua ambizione più grande resta quella di promuovere il territorio nel quale è nata, e dove oggi s’impegna nel sociale per tenere vive le tradizioni e per portare alla conoscenza di tutti la meraviglia e i tesori della sua terra. piccola perla del Sannio.