• 21 Novembre 2024

La nostra terra campana, in particolare il Sannio ha avuto nel corso dei secoli tantissimi esempi di santità, eroicità e fede, uno di questi esempi è il Santo Vescovo Alfonso Maria de Liguori, dottore della Chiesa e tra il popolo noto per il più bel canto natalizio che qui sotto riportiamo: Tu scendi dalle stelle…

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787), nasce in un sobborgo di Napoli. Primo di otto figli proviene da una nobile e ricca famiglia. Fin dalla giovinezza manifestò la sua carità nel visitare i malati e aiutare i bisognosi. A soli 16 anni conseguì la laurea in diritto civile e canonico e per otto anni praticò brillantemente la professione di avvocato, che abbandonò dopo una causa persa forse perché deluso dall’ambiente forense. Decise di consacrarsi a Dio e a trent’anni venne ordinato sacerdote, visse i suoi primi anni tra Scala e Pagani e durante il suo ministero istituì la Congregazione del SS.mo Redentore (i Redentoristi).

Nel 1762 Papa Clemente XIII lo nominò Vescovo presso la diocesi di Sant’Agata de’ Goti. Alfonso però non voleva, si sentiva troppo anziano e non intendeva assumersi una responsabilità simile. Eppure accettò. Una volta arrivato nella cittadina sannita restò impressionato da ciò che vedeva e udiva. Era molto diffusa la pratica della bestemmia, vi era un elevato numero di prostitute, e vide molta miseria tra i contadini oltre che tanta corruzione nel clero locale.

Partì da una profonda riforma della diocesi, imponendo ai preti l’obbligo, durante la confessione, di usare con i peccatori dolcezza e non durezza; ricostituì il seminario smantellando qualsiasi alleanza esistente, diede nuove regole ai monasteri femminili facendo arrivare in paese alcune suore Redentoriste; presenza ancora attiva nella cittadina Santagatese. Fu molto amato dalla gente, perché in un periodo in cui si escludeva Dio, si faceva vicino al prossimo e all’emarginato. Quando la sua salute peggiorò, già dal 1767, sentiva di non riuscire più a risiedere in città e nel 1775, dopo dodici anni alla guida della diocesi di Sant’Agata, chiese le dimissioni dal suo incarico. Ritornò a Pagani dove continuò la sua opera di scrittore, morì il 1° agosto 1787. Venne beatificato nel 1816 e canonizzato nel 1839, mentre papa Pio IX nel 1871 lo proclamò “Dottore della Chiesa”, titolo che viene concesso a chi ha mostrato particolari doti di illuminazione della dottrina.

Sant’Alfonso nella sua vita ha scritto molte opere sulla Teologia Morale, alcuni testi di spiritualità cristiana come La pratica di amar Gesù Cristo e Le glorie di Maria, come tantissimi canti cristiani di tradizione natalizia come Tu Scendi dalle stelle, Quanno nascett ninno, Fermarono i cieli.

Il culto di Sant’Alfonso nasce non solo per le sue opere, ma anche come modello di carità e di uomo del Vangelo che si fa prossimo all’altro soprattutto in questi momenti di difficoltà che la nostra storia cristiana e umana sta vivendo.ant’Alfonso maestro di preghiere e di moralità.

Autore

Don Valentino Simone Anni 37, presbitero della Diocesi di Cerreto S. - Telese - Sant'Agata de Goti. Parroco delle Parrocchie di Gioia Sannitica, Caselle - Auduni, Curti - Criscia.