• 4 Luglio 2024
La mente, il corpo

Molti pensano che la seduzione sia un’arte, ma come sostiene Willy Pasini prima di essere un’arte è una truffa. Nel mondo vegetale e animale, ciò che si vede non è ciò che sembra e, i segnali della seduzione sono guidati da secondi fini.  Tutto questo vale anche per l’uomo come essere umano. Egli utilizza la seduzione per secondi fini. La seduzione è presente nella vita di ognuno di noi, ogni giorno e in ogni contesto sociale. Non esiste un’unica definizione, ma sappiamo che è un abile uso delle proprie caratteristiche attrattive e del proprio fascino per conquistare e attrarre a sé. Una conquista che non anticipa una sconfitta o una distruzione. La seduzione accende il desiderio per una persona o un oggetto, possiede potenzialità positive, è una chiave di comunicazione efficace. La seduzione amorosa si insinua nel nostro profondo inconscio, si fa condizionare dall’aspetto fisico, perché è la prima cosa che vediamo e che ci permette di esprimere una valutazione razionale ed emotiva. I maggiori sensi sollecitati nell’azione seduttiva sono la vista, l’udito e l’olfatto. L’uomo rispetto ai due mondi precedenti fa la differenza per degli aspetti: il profumo della genetica o l’odore personale: le donne sono attratte dallo steroide androstadienone contenuto nel sudore maschile; il potere delle donne nell’indossare abiti con colori intensi e brillanti; la seduzione non viene praticata con l’unico obiettivo della procreazione; la seduzione crea una varietà di simboli che sono riconosciuti con la finalità attrattiva. Senza la seduzione non si favorisce la lotta per la sopravvivenza,  ci accompagna dalla culla alla bara. La seduzione come già scritto è positiva e utile, e assume un’accezione negativa ogni volta che diventa vantaggiosa solo per chi la esercita. Ricordo che le armi di seduzione delle donne sono gli abiti, gli accessori, i capelli, la lingerie, i tacchi, i gioielli, il rossetto, il modo di sorridere, di parlare, il tono della voce, lo sguardo. Per l’uomo le armi che seduttive sono il suo potere, il fascino del proprio corpo, l’ironia, la simpatia, l’umorismo, il look che si è creato per indicare la classe sociale di appartenenza e la propria personalità, il fascino del bandito. La seduzione maschile è dinamica, si esprime con l’azione. Certo oggigiorno gli uomini sono sempre più insicuri e non tutti riescono ad esprimere il proprio desiderio. Per sedurre occorre riconoscere il proprio desiderio e intercettare quello dell’altro per cui si prova interesse. Le donne possono essere anti-seduttrici: lamentandosi frequentemente, quando si è frustrate e concentrate sulle proprie difficoltà, si è stressate, si punisce il partner con il silenzio, si ha un aspetto trasandato o imbruttito, una postura rigida, si diventa madre e ci si dimentica del lato sensuale, si è iperaggressive e isteriche, si considera la seduzione una cosa superficiale e oscena, si boicotta il proprio potenziale attrattivo per vari motivi. Anche essere troppo belli/belle può ostacolare la seduzione, perché tutto è dovuto, anche essere troppo generosi non fa crescere il desiderio del partner. Per la par condicio non posso non ricordare come un uomo diventi anti-seduttore: quando punta all’apparenza e alla forma senza sostanza, da sfoco alle proprie pulsioni senza prendere in considerazione la creazione di una relazione, mostra una depressione mascherata nascosta dietro un altro sintomo, appare timido pauroso impaurito dalla propria parte femminile. Gli anti-seduttori maschili e femminili possono aver vissuto in modo negativo la loro prima esperienza infantile di seduzione, quando non sono riusciti a conquistare l’affetto dei propri genitori e neanche la loro attenzione. Si è capito che la seduzione non è fatta di abilità tecniche, ma richiede autostima, consapevolezza di sé, fascino e carisma e tanta pazienza e determinazione e costanza. Questi requisiti rendono differente chi è seducente da chi è solo un seduttore, valido per l’uomo e per la donna. Infatti, il primo vuole piacere all’altro, comunicare e scambiare emozioni; il seduttore è concentrato su sé stesso, sulla propria gratificazione, sui benefici che può ottenere, dominando l’altro.