Il Togo è un piccolo Stato dell’Africa Occidentale posto al centro tra Benin E Ghana. La lingua ufficiale di questo piccolo Paese è il francese anche se un po’ diverso da quello della madre patria, ma vi sono anche molte altre lingue africane.
I primi europei a mettere piede sul territorio del Togo sono stati i portoghesi nel XV secolo e poi seguito i danesi. Gli europei incominciano a commercializzare con questo Paese soprattutto con la compravendita di schiavi. Infatti proprio quest’area tra Togo, Benin e Ghana c’è stata la più grande tratta di schiavi verso l’Europa e le Americhe.
Nel 1884 la Germania stipula diversi trattati commerciali con il sovrano locale, conosciuti come i trattati di Togoville, prendendo il nome proprio dalla città in cui sono stati stipulati. Questi trattati hanno dato origine a dei rapporti privilegiati tra la Germania e la regione chiamata Togoland. I tedeschi hanno introdotto anche nuove tecniche per la coltivazione e lo sviluppo delle infrastrutture. Nella Prima guerra mondiali i tedeschi hanno perso il territorio contro i francesi e gli inglesi che si sono successivamente divisi questo Paese.
Nel 1960 il Togoland francese dichiara la propria indipendenza dalla Francia diventando l’odierno Togo. Nel 1963 avviene il primo colpo di stato militare che negli anni seguenti porterà al potere il militare Etienne Eyadéma Gnassingbé diventando il dittatore del paese fino alla sua morte nel 2005, anno in cui al potere arriva il suo stesso figlio Faure Gnassingbé diventandone il nuovo dittatore del Togo.
Nel visitare questo paese si intravede subito la fede religiosa che la pervade, forte tradizione vudù ad un forte radicalismo cristiano. Infatti, secondo le stime la maggior parte della popolazione del paese professa il vudù e subito dopo vi è proprio il cristianesimo.
L’unica vera grande città del paese è Lomé che ne è anche la capitale. Girando per la città si incontrano molteplici mercatini ed è anche facile trovarvi chi, con gran stupore, vi risponda in italiano, anche se con molti tratti misto francese. Questa caratteristica è data dal fatto che molti togolesi in passato sono stati in Italia e poi rientrati nel loro paese. Oggi vi è una piccola comunità togolese che vive nel nostro paese ma che è rimasta legata alla loro terra. A Lomé si possono trovare anche, se in maniera limitata, delle pizzerie aperte proprio da togolesi che hanno lavorato nel nostro paese e poi rientrati nel loro. Nella capitale è facile incontrare gruppi di ragazzi con il pallone che ti accerchiano per mostrarti quanto sono bravi, con la speranza di essere portati in Europa per entrare nei club calcistici nostrani. Questo non è altro che ulteriore inculcamento di falsi miti occidentali in paesi sotto la soglia di povertà. La città custodisce molto bene il Palazzo dei Governatori costruito tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 ed oggi residenza del Primo Ministro del Togo.
Oltre la capitale, da visitare assolutamente è il Koutammouko, la Terra dei Batammariba, un territorio al Nord del Togo, ai confini con il Benin, inserito dell’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Questo spettacolare territorio è caratterizzato dalle loro costruzioni fatte di fango. Qui gli abitanti vivono con la natura, la terra e i loro bambini li vedi giocare con il sorriso nonostante la povertà. Visitare questi posti vi fanno capire anche l’ospitalità.