• 21 Novembre 2024
Cultura

Michel Houellebecq torna ad impressionarci con un romanzo di straordinaria efficacia narrativa. L’autore di Sottomissione, di Serotonina, di Cahier e di altri numerosi saggi, ancora una volta, offre ai lettori uno spaccato del nostro tempo coinvolgendoci in un racconto travolgente, di rara efficacia psicologica e di impetuoso impatto sentimentale. Il racconto ruota intorno a due figure principali: Bruno Juge, ministro dell’Economia, politico potente, preparato ed esperto, candidato alla presidenza della Repubblica francese, e il suo più stretto collaboratore e consigliere, Paul Raison. Due uomini diversi, eppure legati da un profondo rapporto di amicizia e di stima, oltre che professionale. Li accomuna una complicata relazione coniugale. Bruno è alle prese con il tradimento della moglie che lo espone a uno scandalo pubblico. Paul vive nella indifferenza di una donna, Prudence, ecologista e vegana, talmente forte in queste sue convinzioni da viverle come una missione.

Le vicende familiari dei protagonisti si intrecciano con alcuni avvenimenti politici e una serie di attacchi informatici che diffondono in rete video di inaudita violenza. Nessuno sa da dove arrivino né si riescono ad anticipare gli attentati che scuotono l’opinione pubblica e piombano sulle imminenti elezioni presidenziali come macigni, colpendo il governo e lo stesso ministro Bruno Juge.  Paul viene chiamato a collaborare alle indagini della Direzione generale per la sicurezza interna. Una unità operativa che aveva diretto suo padre e di cui in famiglia si sapeva poco o nulla.  Proprio la famiglia diventa l’assillo e il problema principale di Paul, mentre deve preoccuparsi di difendere il paese dai pericolosi terroristi digitali. Il padre, colpito da un ictus, è paralizzato su una sedie a rotelle e ha perso l’uso della parola. Ha bisogno di assistenza e di cure continue e Paul non intende abbandonarlo. Con la sorella, Cècile, il rapporto è intenso anche se ci sono distanze sul piano della fede. Lei religiosa e tutt’altro che edonista, Lui lontano anni luce da quel mondo e da ogni forma di bigottismo. Poi, c’è il fratello minore, Aurélien, un artista spaesato, fragile e spiantato, con sulle spalle la relazione tormentata con una moglie insensibile e violenta, litigi continui dentro casa e una incomunicabilità devastante. Il racconto si snoda in questo intreccio di vicende familiari, di scoperte di nuove sensazioni amorose, di sesso e passioni travolgenti, di amori che finiscono e di nuovi che fioriscono.

In questo trambusto di sentimenti e di accadimenti, proiettati da Houellebecq nel libro con straordinaria efficacia narrativa, Paul alla fine recupera la relazione con Prudence. Così i due si riscoprono amanti, marito e moglie, ormai complici di un modo segreto a lungo nascosto e mai del tutto sopito. Un mondo che li accompagnerà, nella unione ritrovata, fino alla fine. Prudence, l’amore perduto ma pur sempre presente, diventa per Paul l’unico rifugio, come l’unica isola di una civiltà in declino e in pericolo. La forza del romanzo è tutta in questa straordinaria storia d’amore, scandita con delicata introspezione e dosata di struggenti passioni e di incommensurabili affetti familiari, mentre sullo sfondo la politica fa il suo corso, nella palpabile sensazione di inadeguatezza rispetto alle sfide della moderna tecnologia e a quelle di un fanatismo cruento, reso ancor più pericoloso dall’uso della violenza diffusa in rete. Nel turbinio dei sensi, di un amore messo a dura prova dal dolore di una malattia ormai incurabile, si stagliano, struggenti, le parole di Paul rivolte a Prudence, mentre sul suo viso brillavano le lacrime: “Avremmo avuto bisogno di meravigliose menzogne”.  

Autore

Giornalista e scrittore, ha ricoperto importanti incarichi pubblici. E’ stato sindaco di Colleferro per tre mandati e presidente della Provincia di Roma. Parlamentare del centrodestra per due legislature, è stato Sottosegretario alle Infrastrutture durante il governo Berlusconi e presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. Nella lunga esperienza di amministratore ha ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e dell’Upi (Unione Province italiane). Ha fatto parte del Cda del Formez. E’ membro del Consiglio direttivo dell’Eurispes. Autore di numerosi saggi e collaboratore di varie riviste, durante la carriera giornalistica è stato, tra l’altro, condirettore del Secolo d’Italia e di Linea. Nel 2020 ha fondato e diretto il mensile “Il Monocolo”.