• 19 Settembre 2024
La mente, il corpo

Giovedi 12 Settembre 2024 presso la sala consiliare del comune di Solopaca (BN)si è tenuto il convegno dedicato a Miguel e Sofì, i due cani randagi che sono stati uccisi in modo barbaro dalla malvagità degli uomini. Ad aprire il Dibattito la Dott.ssa Maria Annunziata Forgione che condanna il gesto da parte dell’individuo che ha imbrattato il manifesto che invitava al convegno, affisso per le strade del paese, scrivendo la frase ANDATE A LAVORARE, precisando che l’impegno da parte di tutti in maniera gratuita è già un grande lavoro che nobilita l’animo e che di certo scrivendo quella frase chi lo ha fatto ha mostrato solo tanta vigliaccheria, precisando inoltre che l’intera comunità condanna questo atto doloroso e orribile e che vuole a tutti i costi arrivare alla verità.

Il primo cittadino Ing. Pompilio Forgione, interrogato sull’accaduto ha comunicato che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Portici(NA) ha notificato all’autorità comunale la volontà, previa autorizzazione da parte della stessa autorità, di eseguire gli esami autoptici sulle carcasse dei due cani. Inoltre il Sindaco di Solopaca  si è impegnato ad adottare tutti i suggerimenti idonei alla risoluzione delle tematiche evidenziate nella conferenza e  soprattutto a costituirsi parte civile nel procedimento penale, qualora dovesse essere identificato l’autore dell’accaduto.

Il Parroco del paese Don Antonio Raccio, si è rivolto soprattutto alle famiglie, alla sensibilizzazione ed educazione nella formazione dei più giovani affinché tali atti criminosi non accadano mai più.

L’attivista a favore degli animali il Dott. Enrico Rizzi venuto per l’occasione da Roma ha invitato tutti a non stare in silenzio, ad avere il coraggio di parlare, di schierarsi dalla parte dei più deboli e gli animali sono come gli anziani ed i bambini gli esseri più indifesi.

L’avv. Maria Carideo dell’Associazione Futurup ha spiegato accuratamente che il solo vero strumento giuridico che permette la giurisprudenza consiste nel denunciare ogni atto di maltrattamento, di violenza e di orrore.

Anche l’Avv Alessandra Itro rappresentante della LNDC animal protection invita a sensibilizzare affinché si faccia prevenzione e profilassi con vaccinazioni e sterilizzazioni sia di cani randagi che di gatti cosa fattibile anche grazie alla disponibilità dei fondi regionali.

Il Dott. Ludovico De Luca presidente dell’associazione “il riposo di Snoopy” e sindaco di Qualiano (NA) si è offerto di provvedere gratuitamente  alla sepoltura o cremazione dei corpi di Miguel e Sofì, delle quali appunto si occupa la sua associazione, ma non solo, ha promesso di donare un monumento in memoria dei due cani  qualora il comune accettasse di realizzarlo.

Il giornalista del Mattino, Dott. Michele Di Maina ha smosso gli animi di tutti incitando a divulgare il “Rispetto alla Vita”, siano esseri umani o animali, hanno tutti allo stesso modo il diritto alla vita, per questo suggerisce di lanciare una campagna divulgativa che spinge all’adozione dei cani randagi ( di quartiere) da parte di varie associazioni , garantendo vaccinazioni, sterilizzazione, microchip e cure .

Il Presidente della Proloco di Solopaca Dott. Antonio Iadonisi trattando la bellezza paesaggistica, la cultura e la storia del paese promuove anche la cura e l’amore per gli animali da parte di tante persone che vivono in borghi antichi dove i valori morali ancora sono molto sentiti.

Il Promotore del convegno Antonio Viscusi, commosso al ricordo dei due amici a quattro zampe ricorda a tutti il grande amore e la totale fiducia che questi due animali avevano degli umani e che proprio da essi sono stati traditi.

È stato difficile per la coordinatrice Dott.ssa Maria Annunziata Forgione e la sua stessa collaboratrice Carmela Picone contenere le emozioni guardando i video dei bei momenti vissuti da Miguel e Sofì ma allo stesso tempo sono rimaste molto soddisfatte di aver avuto tante risposte interessanti alle domande proposte agli ospiti e dalla presenza di tantissime persone che hanno partecipato al convegno rivelatosi interessante e fluido. In conclusione, c’è chi la chiama coscienza, chi la chiama coraggio, altri la indicano come verità. Si annida fra mente e cuore, si aggrappa all’anima piantando radici profonde fino ad arrivare allo spirito. Chi ha coscienza non teme l’errore poiché sbagliando imparerà a correggersi. Chi non ha coscienza teme la verità perché prima o poi saranno proprio le bugie a tradirlo.

Ci sono persone “umane” che di umano non hanno nulla, che nascono marchiate con il timbro della cattiveria sono quelle capaci di qualsiasi cosa, che sfidano le regole ed il rispetto, che ammazzano senza motivazioni e si vantano anche di aver commesso il crimine. Ogni giorno ci troviamo dinanzi a gente senza scrupoli, ritenute gente per bene e rivelatesi poi le peggiori che si spingono oltre il razionale, al limite del perdonabile. Si commettono violenze, stupri, omicidi, reati gravissimi sulle persone e sulle cose. Si fa silenzio su fatti gravissimi che restano poi chiusi e dimenticati in fascicoli negli scaffali più alti senza ottenere mai giustizia e chi ha commesso i crimini tranquillamente gira per le strade come se nulla fosse, commettendo ripetutamente reati ignorando la pena che potrebbe colpirlo ma che tanto sa benissimo di saperla scansare in modo molto elegante.

 La domanda che si è portati a chiedersi è come può un individuo ignobile vivere in modo sereno? Proverà mai il senso di colpa? E lì torna l’argomento che tratta la coscienza. Ma, la coscienza viene data forse in dotazione a tutti con il foglietto delle istruzioni in più lingue o non è possibile comprenderla perché scritta nella sola lingua aramaica? E inoltre, la coscienza è qualcosa che si deve dunque costruire con il tempo oppure esce da una scatola da montare come si fa con le cose comprate all’Ikea?

Se penso che chi commette crimini potrebbe essere in questo momento accanto a noi, che potrei respirare la stessa aria che respira, che potrebbe sfiorarmi passandomi accanto, che potrebbe accarezzare un bambino, che potrebbe fare di tutto, ebbene tutto questo mi fa orrore! Perché l’omertà lo sapete cos’è? Cosa significa? È coprire qualsiasi condotta delittuosa specialmente celando l’identità di chi commette il reato facendo silenzio e rendendo così difficile il lavoro delle forze dell’ordine nel fare le indagini. Si diventa tutti complici in quel silenzio tremendo, temendo una sorta di vendetta. E allora come si può vivere facendo da complici? Si diventa di conseguenza criminali quasi quanto chi ha commesso il fatto. Ricordatevi di una cosa: l’omertà uccide due volte! Pensateci dunque quando decidete di stare zitti, se tenete il riserbo assoluto su un omicidio state certi che diventate anche voi assassini prima di tutto della vostra stessa coscienza che di certo non avete capito a cosa vi serve! Pensateci…pensateci

Autore

Carmela Picone nasce nel 1969 a Solopaca , in provincia di Benevento. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità Classica, leggendo Pirandello scopre la passione per il teatro. Partecipa e vince un concorso letterario con La Libroitaliano Editore e vede le sue poesie pubblicate in un’antologia. Scrive il romanzo “Gocce d’Amore” che ottiene immediato successo tanto da interessare un regista romano che chiede all’autrice di scrivere una sceneggiatura tratta dal proprio libro per la progettazione di un film. Nel 2021 scrive “La poesia delle parole semplici” una silloge pubblicata dalla Atile Editore. Le passioni restano la scrittura, i viaggi ,la recitazione e la pittura . Ama molto viaggiare, scoprire nuove culture, ammirare nuovi paesaggi e far tesoro delle emozioni che ne scaturiscono dopo ogni luogo ammirato. La sua ambizione più grande resta quella di promuovere il territorio nel quale è nata, e dove oggi s’impegna nel sociale per tenere vive le tradizioni e per portare alla conoscenza di tutti la meraviglia e i tesori della sua terra. piccola perla del Sannio.