• 4 Dicembre 2024
Editoriale

Amare la scrittura è difficile da spiegare, bisognerebbe raccontarlo parafrasando in una danza di parole che fra lettere e punteggiature compongono piroette su candidi fogli come leggiadri passi di una ballerina che prende la scena sul palcoscenico più importante dei teatri del mondo. A volte si ha quasi la sensazione che le frasi scivolino via dalle mani come energia che defluisce, sono così prepotentemente dirette che non si riesce a frenarle, compongono immagini, come dipinti. Basta una sola parola per destare quell’irrefrenabile sensazione di starnutire concetti, impressioni, considerazioni. Ogni minuscola cellula innesca un meccanismo collettivo con i sensi, ordinando un percorso che senza regole porta a propagare il pensiero. Nello scrivere l’anima ha un ruolo primario, si fonde con il cuore e dona un senso di benessere interiore. Ciò che si desidera comunicare, condividendolo attraverso la scrittura, non è semplicemente il divulgare la notizia ma è soprattutto far sentire le vibrazioni nel raccontare, descrivendo il calore del sangue, il battito nel petto, il respiro nel rivolgersi al lettore e quel primo lettore è proprio chi scrive, difatti è meraviglioso dopo ogni pagina scritta, dopo ogni prosa, poesia, racconto, lettera, scoprire leggendo l’emozione che si prova quasi come non si conoscesse il contenuto. Quando si è stressati, affaticati, nervosi, stanchi, per chi ama scrivere è una valvola di sfogo ritagliare del tempo per far scorrere le dita sulla tastiera di un computer, al cellulare o semplicemente con la vecchia cara penna su un pezzo di carta. Una persona cara una mattina mi disse: “Dovresti allentare i tuoi impegni nel sociale, già fai troppe cose per la famiglia, fai troppe cose! Prima o poi crollerai, scrivere sulla pagina che raggruppa i tuoi amici paesani nel mondo, scrivere libri, scrivere per il giornale, dedicarti alla comunità, Sei troppo assorbita da chi ti chiede e a cui non dici mai di no. Ascoltami, dedicati a te stessa, fai qualcosa per te.” Ebbene, io in questo modo mi prendo spazio per la mia felicità, quando scrivo mi sento bene, è come se l’anima si dissetasse da una grande arsura, mi rifocilla impugnare una penna, mi porta letteralmente ad uno stato di pace interiore. Forse un pizzico di follia c’è ma di certo è una pazzia che non lede a nessuno. Non s’impone di certo di esser letti, si propone, si presenta ma resta tutto a discrezione di ognuno il voler leggere o meno. Quando sono nata, appena venuta alla luce mia madre mi mise nella mano destra una penna e nella sinistra dei soldi, chissà forse sarà stata una fattispecie di sortilegio che io scriva sempre sin da bambina. Vi chiederete e per la mano sinistra il sortilegio ha funzionato? Non sono mai stata ricca in tasca ma non mi è mai mancato nulla, i miei genitori mi hanno insegnato che onestamente e con sacrificio si può sempre cercare di raggiungere i propri obiettivi e in effetti ho sempre conquistato ciò a cui aspiravo e alla fine sono quasi sempre riuscita ad esaudire i miei sogni nel cassetto. Siamo arrivati alla metà di luglio e ormai in piena estate, abbiamo condiviso fino ad ora negli ultimi mesi, tante tematiche belle, emozionanti o tristi e adesso è arrivato il tempo di concedersi la meritata vacanza. Altra mia grande passione strettamente legata, quasi in simbiosi con l’amore per la scrittura è viaggiare.  Viaggiare apre le menti e allarga gli spazi visivi ed interiori. Chi viaggia posa lo sguardo in diverse direzioni scoprendo terre e culture che ampliano i contenuti collettivi di condivisione. A volte non serve neanche allontanarsi di tanto, il nostro Sannio cela dei tesori preziosi da scoprire e l’invito che mi propongo di fare a voi lettori che non conoscete questa terra è proprio quello di concedervi qualche giorno per girovagare fra colline e montagne, degustandone prodotti squisiti, immergendovi in percorsi di avventura, rilassandovi al chiaro di luna lungo la riva di laghi e fiumi che sembrano magici. Visitate i borghi, percorrete le stradine ed i viottoli che celano segreti fra miti e leggende. Tante le Sagre nei paesini del Sannio, i Riti Settennali a Guardia Sanframondi, la Festa dell’Uva a Solopaca, le rassegne teatrali a Benevento, La Sagra degli antichi sapori a Gioia Sannitica…e un ricchissimo calendario Eventi Sanniti. È il momento di uscire dal guscio concedendosi belle e ricche giornate in armonia. Ma non pensate che in vacanza non si scriva! Ricordate? Scrivere è un po’ come  starnutire, viaggiando si annotano le più belle immagini per descrivere le emozioni della giornata di vacanza trascorsa …la mente è sempre libera e spazia senza limiti e confini nutrendosi di nuove emozioni da scoprire su questo meraviglioso mondo! Buona Vacanza a tutti!

Autore

Carmela Picone nasce nel 1969 a Solopaca , in provincia di Benevento. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità Classica, leggendo Pirandello scopre la passione per il teatro. Partecipa e vince un concorso letterario con La Libroitaliano Editore e vede le sue poesie pubblicate in un’antologia. Scrive il romanzo “Gocce d’Amore” che ottiene immediato successo tanto da interessare un regista romano che chiede all’autrice di scrivere una sceneggiatura tratta dal proprio libro per la progettazione di un film. Nel 2021 scrive “La poesia delle parole semplici” una silloge pubblicata dalla Atile Editore. Le passioni restano la scrittura, i viaggi ,la recitazione e la pittura . Ama molto viaggiare, scoprire nuove culture, ammirare nuovi paesaggi e far tesoro delle emozioni che ne scaturiscono dopo ogni luogo ammirato. La sua ambizione più grande resta quella di promuovere il territorio nel quale è nata, e dove oggi s’impegna nel sociale per tenere vive le tradizioni e per portare alla conoscenza di tutti la meraviglia e i tesori della sua terra. piccola perla del Sannio.