• 4 Luglio 2024
Alimentazione

Nel film “ Un turco napoletano” di Totò, le zucchine (cocozzielli) alla scapece vengono messe al bando dal guappo Don Carluccio, detto anche uomo di ferro, nel contratto pre-matrimoniale, tra i piatti che non piacciono allo sposo.

“Cibi che non piacciono allo sposo. Patate con la nzogna. Cocozzielli alla scapece”.

Certo è che questo piatto di origini antichissime è un tipico contorno della cucina partenopea amato non solo dai napoletani ma anche da tutto il Sud Italia dove, a seconda della regione, la salsa scapece viene usata come metodo di conservazione anche per il pesce azzurro di piccola taglia, la razza e il palombo.

Nel ‘De re coquinaria’ del I secolo d.C. ( primo trattato gastronomico di cui si ha notizia), scritto da Marco Gavio detto Apicius, celebre cuoco al tempo dell’Imperatore Tiberio e amante delle sperimentazioni culinarie, troviamo la prima ricetta delle zucchine alla scapece. Si narra, infatti, che Apicius, stanco di condire i suoi piatti con il garum ( condimento liquido ottenuto con le interiora di pesce e pesce salato) volle sperimentare una nuova salsa a base di aceto e erbe aromatiche per rivisitare i suoi piatti. E “scapece” deriverebbe infatti dalla contrazione latina di ex-Apicio ovvero secondo…, da parte di…

Ma la sua origine potrebbe essere diversa. Visto che il Sud Italia è stato per lunghissimi anni una colonia dell’impero Spagnolo ( Napoli era la seconda città dopo Madrid) abitudini, tradizioni e usi di origine Iberica furono assimilati dai partenopei. Ed ‘escabeche’, marinatura con l’aceto inventata in Spagna, sarebbe proprio l’origine del termine scapece.

Contrariamente alla disputa sulle origini del nome, la ricetta è semplicissima e ottima per accompagnare un secondo piatto di carne o di pesce.

Eccola.

Buon lavoro e buon appetito

ZUCCHINE ALLA SCAPECE

Ingredienti

1/2 kg di zucchine,

75 ml di aceto di vino (o una tazzina),

2 spicchi d’aglio,

un mazzetto di menta fresca,

sale e pepe q.b.,

olio di semi e olio e.V.o.

Lavare la menta e metterla in una ciotola con l’aglio  tagliato a fettine, l’aceto e un cucchiaio o due di olio e.v.o.  per la marinatura.

Lavare le zucchine, tagliarle a rondelle sottili e friggerle in abbondante olio di semi. Trasferirle su carta assorbente per qualche secondo, salarle e poi sistemarle a strati nella ciotola che porterete in tavola condendo bene ogni strato con la marinatura precedentemente preparata. Lasciarle a marinare per un giorno in frigorifero prima di servile.

Autore

Babette è una studiosa di cultura materiale ed in particolare di alimentazione. Si dedica a sperimentare soprattutto piatti d'epoca rivisitandoli senza alterarne la natura. Sta per pubblicare un libro di storia culinaria corredato da ricette